di Pietro Colagiovanni
E’ un mistero che ogni giorno di più si infittisce. E col passare del tempo si fa sempre più intrigante e inquietante. Parliamo di un anonimo viadotto, della lunghezza di appena 232 metri, che si può incontrare sulla strada statale 647, meglio conosciuta per i molisani come Bifernina. Circa un anno e mezzo fa questo simpatico ponticello inizia la sua avventura.
L’Anas nell’ambito del complessivo rifacimento della strada, che dura ormai da più di 4 anni, decide di aprire proprio su questo viadotto un cantiere con tanto di semaforo. E fin qui nulla di strano. Ma con il passare del tempo le cose sul viadotto Pietrana cominciano ad assumere una strana piega. Il primo indizio è che nel cantiere non ci sono mai operai. Solo una volta,a memoria del sottoscritto che transita lì almeno uno o due volte la settimana , ho visto 4 persone ma non erano neanche operai. Erano quattro signori che vagavano per i 232 metri del ponticello e forse solo uno imbracciava una ramazza per spazzare. Dopo circa 500 giorni di cantiere i lavori vivacchiano. Forse, ma non è neanche sicuro, una mezza carreggiata è stata quasi ultimata. Il dato se confermato porterebbe ad una velocità media di esecuzione dei lavori di circa 50 centimetri al giorno, un numero incompatibile con qualsiasi metrica dei lavori pubblici mondiale. Qualcosa allora , sul viadotto Pietrana deve essere successo. Qualcuno ha addirittura pensato di chiamare la troupe di Freedom e Roberto Giacobbo per capire davvero cosa sia accaduto. Nel tempo tre ipotesi sono state affacciate. Prima ipotesi: il viadotto Pietrana contiene reperti archeologici di assoluto valore. Addirittura si parla del tesoro di Cola di Monforte, l’autocrate medievale signore di Campobasso che, in fuga dopo la sconfitta da parte degli aragonesi, avrebbe nascosto proprio nei basamenti del viadotto un prezioso bottino di monete d’oro. Seconda ipotesi: il viadotto Pietrana è infestato dai fantasmi. Una presenza continua e minacciosa, tale da terrorizzare chiunque avesse l’ardire di lavorare sul pezzo di strada. Si parla del “Fantasma del carpentiere”, un minaccioso ectoplasma, un dispettoso operaio di metà novecento che non trova pace e che spaventa chiunque abbia l’ardire di entrare nei suoi territori con fortissimi rumori di martelli pneumatici, ruspe ed escavatori. Terza ipotesi: i lavori pubblici, in Italia come nel Molise, sono un vero disastro. Corruzione, incompetenza, mancanza assoluta di controlli fanno sì che ogni appalto pubblico diventi semplicemente una vacca da mungere. Più dura un appalto più sperpero di fondi ci sarà e tanti ingrasseranno sulle spalle del cittadino comune. Il viadotto Pietrana potrebbe essere solo l’ennesimo esempio di quello che è la pessima gestione dei lavori pubblici in Italia. Io non lo so e sono ovviamente più affascinato dalle prime due ipotesi. Tuttavia, e purtroppo, credo che la terza ipotesi sia la più probabile spiegazione del mistero del viadotto Pietrana, E se così fosse , benchè il Molise è certo che esiste, preferirei davvero che non esistesse.