L’annunciata azione risarcitoria per la vicenda dell’impianto a biomasse di Campochiaro, impianto prima autorizzato e poi revocato dalla regione Molise non arriva certamente come un fulmine a ciel sereno. Il legale della società richiedente, la società Civitas, ha tenuto a precisare che l’azione è contro la Regione non contro i singoli assessori o contro il presidente. In pratica a pagare dovrà essere il popolo molisano, ha voluto precisare il legale della Civitas. E allora come popolo molisano vorremmo sapere alcune cose: chi ha autorizzato un impianto che, evidentemente, non doveva (non poteva?) essere autorizzato? Perché dovrà pagare il contribuente molisano, già vessato da tasse alle stelle, quando un atto amministrativo è evidentemente sbagliato? Perchè la Civitas ci tiene tanto a precisare che l’azione è contro la Regione e non contro i singoli? Anche i molisani, cara Civitas, nel loro piccolo si incazzano. E la Corte dei conti che fa? Ci sono magari conflitti di interesse, anche solo potenziali, nella vicenda anche a livello di organi di controllo? Non sappiamo come e quando deciderà il Tar e, forse, non lo vogliamo nemmeno sapere. Quello che vogliamo sapere è se le carte di questa surreale vicenda sono al vaglio non solo di un tribunale amministrativo ma di una Procura perché la vicenda ha tutto meno che il pregio della chiarezza. Alla prossima puntata. (p.c.)
Impianto a biomasse di Campochiaro: va bene il Tar, ma la Procura?
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