Il Molise esiste. Lo sappiamo noi molisani che ci viviamo ogni giorno. Ed è una terra strana, surreale, a volte pericolosa. E’governata da decenni da una delle peggiori classi dirigenti che si trovano in giro per il mondo. Se decidi di usare la macchina lo fai a tuo rischio e pericolo, perchè le strade non hanno manutenzione da anni, sono piene di buche, fossi, avallamenti tutti rigorosamente non segnalati. Se ti ammali e vai in un ospedale pubblico significa che sei amante del rischio: puoi uscire vivo, morto o ics.
Se chiedi giustizia e non sei un vip o non conosci qualche interno la sentenza sarà emessa in favore dei tuoi nipoti. E’una terra piena di vitalizi, da pagare puntualmente e povera di vitalità. Una terra oggi riempita di migranti che, però, dopo qualche giorno si pongono la fatidica domanda: ma non era meglio se rimanevo a casa mia? Una terra bellissima ridotta ad uno schifo dai suoi abitanti, ossia i molisani. Ma comunque esiste. Eppure qualcuno sostiene che non c’è, perchè quello che ho narrato forse è meglio nasconderlo. Meno male che in questi casi interviene il web, i social, Facebook, Twitter, Instagram et similia. Con un incredibile crescendo negli ultimi giorni ci hanno ricordato che il Molise esiste,eccome, ma non per i motivi sopra elencati. Ecco invece i motivi social per cui il Molise esiste.
A) Concerto di Alex Britti a Campobasso. Dopo aver terminato la sua non indimenticabile perfomance alla fine del Corpus Domini il cantante romano decide che non vuole tutti in una vasca. Rifiuta di parlare con i giornalisti, con il sindaco Battista ed uno dei suoi 150 assessori (ma che si dovevano dire?) e rifiuta pure l’omaggio di una chitarra (non sapeva dove metterla) di alcuni suoi fans locali. Apriti cielo. Il web è invaso da commenti, improperi, tentativi giustificazionisti o negazionisti (il sindaco, i giornalisti e i fan avevano sbagliato camper, era di uno che vendeva la porchetta e non sapeva nemmeno suonare), una bolgia che dura giorni. Il Molise esiste e si fa sentire. E poi termina all’italiana: intervistato sull’episodio il bluesman un po’ rimbambito dal successo la finisce così: sono stato vittima di una speculazione politica locale.
B) Le fioriere di Campobasso. Nell’ambito del progetto per il miglioramento di Campobasso per i prossimi 300 anni l’amministrazione comunale decide di far partire il tutto da due fioriere, neanche troppo fiorite, poste in piazza Municipio spostandole. L’opposizione Cinque Stelle in una lunghissima e motivata interrogazione sostiene, in sintesi, che lo spostamento è stato fatto a cazzo di cane (con tutto il rispetto per gli attributi dei migliori amici degli uomini) e che favoriva il bar lì posizionato che, tolte le fioriere, ci aveva messo un gazebo. Anche qui si scatena un putiferio mediatico e social incredibile. Il sindaco Battista, sempre sui social, precisa che lo spostamento delle fioriere, lungi dall’essere spontaneo o spintaneo si inserisce in un progetto più complessivo di recupero della centralità di Campobasso nell’ambito del Mediterraneo sud-orientale e che comunque con il bar lo spostamento non c’entra niente. Ma sul web ormai è bagarre: foto, dotte dissertazioni ed anche cartine geometriche di piazza Municipio da cui si evince che le fioriere le avevano messe i marziani e che, come le piramidi, indicavano una costellazione stellare. Qualcuno sostiene addirittura che lì sotto avevano trovato sepoltura Jim Morrison ed Elvis Presley. Comunque il Molise esiste.
C) Il concerto di Vasco Rossi. Durante lo storico concerto di Modena di Vasco Francesco Facchinetti (noto come Bella di Padella e soprattutto come Bello di Papà Pooh) commenta che ci sono più spettatori lì che nell’intero Molise. Anche qui il fragore esplode, l’orgoglio molisano impazza, la sensibilità viene urtata e la reazione è violenta. Peccato che non si sia colta la grande occasione che Dj Francesco ci aveva offerto. Ossia trasformare il Molise in un’unità di misura, internazionalmente riconosciuta, per verificare l’afflusso ad un concerto. Esempio: concerto straordinario hanno partecipato quasi tre Molise (circa 900.000 persone per gli organizzatori, 600.000 per la prefettura e per il dj Francesco). Concerto molto partecipato, quasi un Molise i partecipanti. E’stato un flop, nemmeno un quarto di Molise i partecipanti. Un’occasione unica per ribadire che il Molise esiste e farlo conoscere internazionalmente e per sempre. Peccato. (Pietro Colagiovanni)