Ha avuto il pregio di gettare un sasso nello stagno. Il vicepresidente della Giunta Michele Petraroia ha sdoganato l’idea che, sul più grande scandalo dell’autonomia molisana, il buco nero del polo avicolo di Bojano il consiglio regionale debba avviare una indagine, istituendo una commissione d’inchiesta su quanto accaduto. “Bene farebbe il Consiglio Regionale a istituire una Commissione d’Inchiesta sulla GAM – SOLAGRITAL – ARENA come richiesto da più parti” ha detto Petraroia. Ma una commissione d’inchiesta del consiglio regionale, per quanto politicamente significativa, probabilmente non è lo strumento adatto per capire come si sia potuto distruggere il tessuto economico di un’intera zona del Molise, mandando sul lastrico migliaia di persone e lavoratori. Probabilmente serve altro, molto altro. Serve soprattutto una maggiore determinazione nel cercare le responsabilità di quanto successo, serve un’operazione di trasparenza, contabile e finanziaria che solo la Giunta regionale può avviare. Cosa che in questo anno e mezzo non ha invece fatto. Le società Gam e Solagrital, la parte pubblica del complesso mosaico societario messo in piedi a Bojano sono infatti controllate dalla Regione Molise ed è il governo, l’esecutivo che ha la disponibilità e i poteri di acquisire la documentazione contabile delle stesse. Invece, in questo anno e mezzo la Giunta ha addirittura mantenuto per qualche tempo ai vertici della Gam gli uomini designati da Iorio e Vitagliano, mentre non risulta che al commissario liquidatore della Solagrital siano state fatte particolari sollecitazioni. I dirigenti della Gam (che poi erano quelli di Solagrital) sono stati lasciati al loro posto,e ai loro stipendi per oltre un anno, nonostante gli impianti di Bojano fossero stati chiusi e sigillati. Petraroia non risponde alle nostre 10 domande e soprattutto non risponde alla prima: perché la nuova Giunta non ha avviato un’opera di ricognizione contabile su quanto accaduto a Bojano negli ultimi anni? Nel contempo, di fronte all’evidente enormità di quanto accaduto a Bojano Petraroia rompe almeno il fronte del silenzio, e di questo gli va dato atto. Ma che si tratti di un terreno minato lo dimostra il fatto che proprio l’ex presidente Michele Iorio, con un sincronismo alquanto insolito, si fa vivo con un comunicato di fine estate per attaccare proprio Petraroia definito alla stregua di un chiacchierone. E Iorio ricorda che, quando c’era lui, la Gam era aperta e i lavoratori lavoravano. Il che è vero anche se omette di dire che questo accadeva solo grazie a continue immissioni di soldi regionali, visto lo stato fallimentare in cui versavano la Gam e la Solagrital. Il punto è che non puoi fare un botto da 200/300 milioni di euro nel Molise da solo. La vicenda Gam-Solagrital-Arena coinvolge in maniera trasversale un’intera classe dirigente, a tutti i livelli non solo politici. C’è chi si è voltato dall’altra parte, chi ha preso i soldi, chi ha chiesto delle assunzioni, chi ha giocato sulla pelle dei lavoratori, chi non ha fatto i controlli e le indagini che doveva fare, chi doveva informare e non ha informato, chi ha parlato solo per farlo mettere agli atti, chi ha tradito il mandato di rappresentanza dei lavoratori, chi da colletto bianco ha messo in ordine carte che non potevano essere messe in ordine.Il buco nero dell’Arena-Gam-Solagrital ha inghiottito tutti, ha dimostrato quanto sia facile corrompere un’intera regione, trasformandola in una Sodoma e Gomorra in cui tutti sono ricattabili e ricattati. Per questo Petraroia alla fine ha avuto coraggio perchè di Gam-Solagrital-Arena è meglio non parlarne proprio. Per questo però la sua azione rischia di finire come i cerchi d’acqua di una pietra lanciata in uno stagno: effimeri e destinati a scomparire. (Pietro Colagiovanni)
Gam/Arena: la commissione d’inchiesta che non si farà mai
Commenti Facebook