Campobasso/ ‘Toto sindaco’: nel centro destra non è detta ancora l’ultima parola

di Stefano Manocchio

Abbiamo visto nei mesi scorsi le prime indiscrezioni sulle trattative per le prossime elezioni comunali a Campobasso, subito dopo la tornata elettorale per le regionali.

Nel centro destra ad un certo punto si è avuta l’impressione che vi fosse una forma di imbarazzo derivante dall’esito della formazione della Giunta regionale, che in precedenza aveva visto Nicola Cavaliere e Vincenzo Niro tenuti fuori dalla squadra per espressa volontà del Presidente Francesco Roberti.

Cosa c’entra questo con il ‘toto-sindaco’? E’ presto detto. Il ragionamento fatto sembrava portare automaticamente verso la ‘nomination’ a Palazzo San Giorgio in favore di Salvatore Colagiovanni: è da sempre tra i primi eletti al Comune di Campobasso, ha vasta esperienza politica e gli sono riconosciute da tutti buone doti di mediazione ed è appunto esponente di spicco dei Popolari per l’Italia, il partito di Niro, che in questo modo verrebbe ‘risarcito’ per l’esclusione dalla squadra di Palazzo Vitale.

Passando al centro sinistra, come già scritto toccherebbe al PD ed in particolare ai ‘rutiani’ la possibilità di correre per il posto da sindaco di Campobasso; i Cinque Stelle hanno già dato, esprimendo il candidato per la presidenza della Giunta Regionale e alle comunali di Campobasso reciteranno il ruolo di alleati fedeli e inoltre la corrente che fa capo all’ex-senatore della Margherita è in linea con la segretaria nazionale del partito, Elly Schlein.

Il nome del candidato, secondo questo ragionamento, sarebbe scontato: Giose Trivisonno, esponente della corrente di Schlein e Ruta e primo dei non eletti tra le fila del PD alle ultime regionali. 

Salvatore Colagiovanni

Ma i giochi non sono ancora fatti, né da una parte, né dall’altra. Ora la novità: non sarebbe l’unica opzione  uno scontro Colagiovanni -Trivisonno per la poltrona più ambita a Palazzo San Giorgio, ma, almeno nel centro destra, ci sarebbero anche altre trattative.

Corre voce con una certa insistenza della ‘nomination’ in favore dell’avvocato Stefano Maggiani, che è stato ‘storico’ esponente dei giovani di Forza Italia in Molise e da allora ha costruito importanti e proficui rapporti all’interno delle gerarchie politiche del polo moderato; anzi, a dirla tutta, starebbe tessendo la tela che poi lo vedrebbe come papabile candidato a sindaco di Campobasso.

Stefano Maggiani

Colagiovanni e Maggiani: due figure politiche caratterialmente differenti, con il primo, politico ‘sul campo’ e da sempre protagonista nelle statistiche delle preferenze a Palazzo San Giorgio, al punto che più di una volta è stato indicato come possibile consigliere regionale, prima della sua decisione di mantenere l’ambito all’interno delle amministrative comunali del capoluogo.

Maggiani invece è più un politico ‘da scrivania’: abile mediatore, dalla dialettica elegante, dedito più alle trattative che alla campagna elettorale, senza con questo voler sminuire il ruolo che ha giocato a ridosso delle varie tornate elettorali per il partito dallo stesso rappresentato.

Tutto dipenderà intanto dalla lista d’accredito, cioè dal partito che risulterà assegnatario dell’importante candidatura nella coalizione, il cui nome si saprà solo fra alcuni mesi, dopo le varie ‘convention’ tra amministratori, parlamentari e dirigenti di partito, nazionali e locali.

Noi saremo sempre pronti ad aggiornare i nostri lettori sugli eventuali sviluppi della situazione, o anche solo di ‘radio-gossip’.

Commenti Facebook