Sembra che il Governo, preso da tanti problemi, trovi il tempo per varare un Decreto Legge con il quale si renderebbe obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire che a decidere dove far riparare il veicolo incidentato saranno le assicurazioni e non più i proprietari degli autoveicoli: le riparazioni stesse potranno essere eseguite esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. A nostro avviso, una disposizione del genere, oltre ad essere in netto contrasto con il “principio delle liberalizzazioni” in quanto, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattuali capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione, impedirebbe – in concreto – ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dalla carrozzeria di fiducia.
Ma non è tutto: in un momento di crisi occupazionale, che riguarda anche e soprattutto la piccola e media impresa (soprattutto di tipo artigianale), con un provvedimento del genere il Governo metterebbe fuori gioco diverse migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Va rilevato inoltre che la nuova norma – secondo la proposta in esame – finisce con il trovarsi in un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, (per legge dello stesso Stato), sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione. Se il D.L. passasse, così come pensato, si permetterebbe a chi deve risarcire il danno, quindi a chi paga la riparazione, di decidere dove, come e quanto pagare. Altro che “forconi” qui ci comincia a volere qualcosa d’altro: sicuramente la mobilitazione della categoria, ma anche e soprattutto un coinvolgimento di tutti i cittadini proprietari di autoveicoli che non “possono accettare passivamente” che qualcuno li obblighi ad “andare per cetriolo” necessariamente ed obbligatoriamente da “quel tale ortolano”. Noi, già da queste pagine sollecitiamo l’eliminazione dell’obbligo di risarcimento in forma specifica dal pacchetto di norme sulla riforma dell’RC auto all’esame del Consiglio dei Ministri: diversamente, saremo a fianco dei “carrozzieri” e dei cittadini…. anche senza “forconi”……( in carrozzeria si usano altri strumenti…) a protestare per questo ulteriore tentativo di “riduzione dell’occupazione”.
Luigi Zappone