Lo scorso 20 giugno la Commissione giuridica del Parlamento Europeo (JURI) ha approvato le proposte contenute nella nuova direttiva per il copyright, necessarie per introdurre alcuni aggiornamenti alle norme per la tutela del diritto d’autore sui media digitali. Wikipedia e altri editori online in tutta Europa contestano, in particolare, alcuni punti contenuti in due articoli, l’11 e il 13.
Secondo Wikipedia, il creatore del web Tim Berners-Lee e centinaia di editori europei, le nuove regole sul diritto di copyright potrebbero cambiare drasticamente il modo in cui viene utilizzata attualmente Internet, “minacciando” la libera creazione dei contenuti che vengono pubblicati ogni giorno online.
Nel caso in cui dovesse essere approvata, proprio Wikipedia potrebbe essere costretta a chiudere, e per questo motivo ha deciso di oscurare tutte le sue pagine, per protestare contro questa ordinanza e contro il Parlamento Europeo, a cui chiede di ritrattare e modificare l’attuale testo, eliminando i due articoli .
In particolare:
– L’articolo 11 riguarda la cosiddetta Link Tax, cioè la “tassa sui link” a pubblicazioni giornalistiche che vengono condivisi in rete. In pratica, tutte le piattaforme online saranno costrette a richiedere l’autorizzazione dei detentori dei diritti per poter proporre ai propri utenti link o snippet di testo che rimandano a notizie o altri tipi di contenuti editoriali. Questo potrebbe attivamente verificarsi sotto pagamenti di varie entità e tipologie.
Qualora Facebook, Twitter o altre piattaforme online decidessero di non pagare questa tassa, si registrerebbe un drastico calo di traffico e di notizie in generale diffuse sul web.
– L’articolo 13, invece, invita le piattaforme che ospitano contenuti generati dagli utenti alla creazione di uno speciale filtro su tali contenuti. In pratica, ogni contenuto prima di essere pubblicato deve essere verificato per per evidenziare eventuali violazioni del copyright. Sarebbe la morte di meme, parodie, fan-art, fan fiction e tutto ciò che, ad esempio, trova parecchio riscontro su forum, su Facebook, Reddit e compagnia.
Secondo gli oppositori, questo sistema potrebbe essere facilmente utilizzato a vantaggio di enti nazionali e sovranazionali, trasformando Internet in uno strumento per la sorveglianza e il controllo degli utenti.
Wikipedia italiana ha oscurato la pagina con questo messaggio:
“ Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.
Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.
La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui).
Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio”.
La comunità italiana di Wikipedia