Cosa intendiamo con “pneumatici usati”? Useremo questa espressione per parlare degli pneumatici con un livello di usura molto limitato (pneumatici “di seconda mano”) e distinguerli dai pneumatici fuori uso (o PFU).
Pneumatici usati
Il mercato degli pneumatici usati sta conoscendo una veloce espansione sia perché consente di risparmiare sia perché può avvalersi della rete come strumento di vendita online. Se preferiamo l’usato per i prezzi convenienti, dobbiamo comunque essere prudenti nell’acquisto per evitare possibili rischi.
Acquisto pneumatici usati: precauzioni
Ispezionate con attenzione gli pneumatici per valutare il livello di usura. Prima di acquistare degli pneumatici usati, calcolate la possibile durata.
Controllate la profondità del battistrada e ricordatevi che il limite minimo stabilito dal Codice della strada è 1,6 mm. Tuttavia, le performance degli pneumatici invernali cominciano a diminuire già quando la profondità del battistrada è inferiore ai 4 mm. In questo caso state attenti, poiché rischiate di acquistare delle gomme che non potrete utilizzare neppure per un periodo di tempo limitato.
Controllate la profondità del battistrada con un calibro di profondità oppure con una moneta da 1 euro: inserite la moneta in una scanalatura e, se riuscite a vedere le stelle sul margine della moneta, la profondità del battistrada è inferiore ai limiti previsti e non potete utilizzare gli pneumatici.
Dal punto di vista normativo, le regole da rispettare per gli pneumatici usati sono le stesse che si applicano a quelli nuovi: gli indici di velocità e di carico sono uguali a quelli degli pneumatici nuovi, ed è obbligatorio che gli pneumatici montati su uno stesso asse siano dello stesso marchio, modello e misura.
Pneumatici Fuori Uso (o PFU)
Gli PFU pongono grossi problemi di smaltimento poiché i materiali con cui sono realizzati richiedono trattamenti particolari visto che non sono biodegradabili e costituiscono dei rifiuti tossici e inquinanti. È vietato abbandonare gli pneumatici usati, metterli in discariche oppure bruciarli. Spetta ai produttori e agli importatori garantire il ritiro e il corretto trattamento degli PFU.
In genere gli PFU vengono ritirati dai gommisti, però se avete acquistato gli pneumatici in rete e avete provveduto voi stessi al montaggio dei nuovi, avete il problema di smaltire i vecchi. Potete informarvi cercando online il consorzio più vicino al luogo in cui abitate presso il quale è possibile conferire gli pneumatici usati e che provvederà gratuitamente al ritiro. Oppure contattate delle officine che si occupano del ritiro da parte dei consorzi. Il ritiro è gratuito poiché la quota per lo smaltimento è già stata pagata con l’acquisto dei nuovi pneumatici con la cosiddetta “tassa ambientale” che viene pagata al momento dell’acquisto, poiché se fosse stata posticipata al momento della consegna del vecchio, si sarebbe corso il rischio che molti, per non pagare, smaltissero gli pneumatici in modo illegale.
Riciclaggio degli pneumatici usati
Esistono sistemi per il trattamento e riutilizzo degli pneumatici usati. Il processo di lavorazione degli PFU separa la gomma dalle altre componenti. La gomma viene successivamente frantumata in modo sempre più fine, e la materia così ottenuta viene utilizzata per superfici sportive, guaine fonoassorbenti, pavimentazioni, mescole per asfalto ecc.