Al 30 settembre 2015, il numero delle imprese femminili registrate in Molise è stato pari a 9.882 unità, di cui 9.132 dichiarate attive, in aumento di 28 unità rispetto al trimestre precedente (+0,28%) e di 37 rispetto allo stesso periodo di un anno fa (+0,38%). I dati presentati dall’Ufficio Studi e Ricerche di Unioncamere Molise mostrano, quindi, segni di vitalità per le imprese rosa in Molise: nel trimestre estivo sono nate 129 nuove iniziative a guida femminile, che hanno rappresentato circa il 35% del totale delle iscrizioni del trimestre, mentre hanno chiuso i battenti 98 unità, dato in diminuzione sia rispetto al valore del trimestre precedente, sia rispetto a ciò che succedeva un anno fa. Come sintesi di questi due andamenti, il terzo trimestre, per le imprese femminili, si chiude con un saldo in attivo: +31 nuove imprese, che sommate alle 56 del secondo trimestre di questo 2015, compensano il risultato negativo dei primi tre mesi dell’anno, quando tra iscrizioni e cessazioni, si contarono -67 imprese “rosa”.
In termini relativi l’andamento rilevato nel terzo trimestre dell’anno corrisponde ad un tasso di crescita imprenditoriale di +0,31% frutto dell’ottima performance della provincia d’Isernia che chiude il trimestre con un tasso di crescita di +0,78%, che la pone tra le prime 5 provincia italiane per tasso di crescita; la provincia di Campobasso chiude il trimestre con un tasso di crescita pari a +0,15%.
La distribuzione geografica delle imprese femminili nel 2015 si conferma concentrata nel Sud e Isole, con il Molise in cima alla classifica per tasso di femminilizzazione: il 28,3% del totale delle imprese registrate ha alla guida una donna. In questa speciale classifica seguono la Basilicata con il 26,6% e l’Abruzzo con il 25,8%. Chiudono la classifica le regioni del nord, dove le donne sono più restie a mettersi in proprio: agli ultimi tre posti troviamo infatti rispettivamente il Veneto (19,5%), la Lombardia (18,3%) e il Trentino Alto Adige (17,5%).
Dal punto di vista dell’organizzazione d’impresa, il tessuto imprenditoriale femminile molisano continua ad essere caratterizzato dalla prevalenza di ditte individuali (il 79,4%); le società di capitali femminili, invece, pur dimostrando una forte dinamica positiva (+1,88% il tasso di crescita) incidono solo per il 12,1% sul totale delle imprese femminili registrate.
La maggiore dinamicità delle società di capitale nasce dalla consapevolezza da parte delle imprenditrici molisane che per affrontare il mercato occorrono strumenti giuridici robusti e capaci di limitare i danni connessi all’attività imprenditoriale. Questa consapevolezza trova riscontro anche nei numeri: 23 nuove imprese, nel terzo trimestre del 2015, all’atto della costituzione hanno scelto tale forma societaria, e solo una è cessata sempre nello stesso periodo analizzato; rispetto ad un anno fa si contano 124 società di capitale in più. Tale scelta è stata fatta, magari, a scapito della più semplice, ma più fragile, impresa individuale (96 imprese iscritte e 90 cessate, -71 imprese a distanza di un anno).
Osservando l’economia al femminile dal punto di vista dei settori, in questo trimestre, torna finalmente positivo il tasso di crescita per le imprese del settore agricolo (+0,3%), ottimo risultato soprattutto alla luce dell’importanza, in termini di incidenza, che tale settore riveste in regione. Maggiori difficoltà si sono registrate per il settore del commercio
(-0,6%), per la manifattura (-0,7%) e per le attività di alloggio e ristorazione (-0,5%).
Quanto ad incidenza, i settori nei quali sono maggiormente concentrate le imprese femminili molisane sono: il settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca” (42,1% delle classificate), il “Commercio” (23,3%), e i Servizi dove spiccano il Turismo (7,9%) e le altre attività di servizi (9,8%).
Unioncamere Molise: tornano a crescere le imprese femminili in regione
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