Nel primo trimestre dell’anno, tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, a causa del concentrarsi di queste ultime sul finire dell’anno precedente, sono nate 617 nuove iniziative economiche, in rallentamento rispetto all’anno precedente; ma anche le cessazioni, 796 al netto di quelle operate d’ufficio, toccano il minimo da diversi anni.
Il risultato è un saldo negativo di -179 unità e un numero di imprese registrate pari a 34.685, di cui 6.932 artigiane. Questa la dinamica del tessuto imprenditoriale che emerge dall’analisi dei dati Movimprese, relativi alla nati-mortalità delle imprese molisane tra gennaio e marzo, elaborati da Infocamere e diffusi da Unioncamere Molise.
L’analisi a livello territoriale mostra saldi negativi in tutte e quattro le grandi ripartizioni, mentre tra le regioni, il Lazio è l’unica a far registrare un saldo positivo, per quanto contenuto (418 imprese in più, tasso di crescita di +0,07%). Il Molise con un tasso di crescita di -0,51% fa peggio sia del dato medio nazionale (-0,31%), sia di quello della area geografica di appartenenza (-0,31%). Tra le imprese artigiane, nessuna regione chiude in positivo, ma il Molise è quella che fa “meno peggio” di tutte: il tasso di crescita è pari -0,33% (rispetto ad un tasso medio nazionale pari a -1,05%), in netto miglioramento rispetto al -0,75% del primo trimestre 2014.
Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, il contributo positivo in Molise viene dalle società di capitali (104 imprese in più nel trimestre, pari ad un tasso di crescita positivo di +1,70%); in lieve crescita anche le altre forme (cooperative e consorzi), mentre si riducono sia le imprese individuali (-249 unità, per un tasso di crescita di -1,05%), sia le società di persona (-35 unità, -0,87% il tasso di crescita).
Guardando ai settori, quelli che arretrano maggiormente sono il settore primario (-124 imprese per un tasso di crescita di -1,21%), le costruzioni (-84 imprese e un tasso di crescita di -1,97%), il commercio (-78 imprese, -1,03%): in particolare in quest’ultimo settore a soffrire maggiormente sono le imprese del commercio al dettaglio in esercizi non specializzati, le imprese di manutenzione e riparazioni di autoveicoli, gli intermediari del commercio e il commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento. Trimestre negativo anche per le imprese dei servizi di alloggio e ristorazione (-43 unità e tasso di crescita di -1,91%): in questo caso i ristoranti (-23 unità) e i bar (-16 unità) sono quelli che presentano il saldo negativo peggiore.
Gli unici settori a presentare un saldo positivo nel primo trimestre 2015 sono le attività immobiliari (+2 unità) le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1 unità) e le imprese di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+1 unità). A queste va aggiunto il saldo positivo delle imprese ancora non classificate.
Aumentano i fallimenti in regione: tra gennaio e marzo le imprese che hanno aperto una procedura fallimentare sono state 15, in aumento del 50% circa rispetto a ciò che succedeva nel primo trimestre del 2014. Rispetto alla struttura imprenditoriale molisana, che conta 34.685 imprese registrate negli archivi delle Camere di commercio di Campobasso ed Isernia, il fenomeno dei fallimenti, però, riguarda un numero di imprese molto limitato, nell’ordine di circa 4 unità ogni 10 mila: la media italiana è di 6 ogni 10 mila unità.
Osservando la distribuzione dei fallimenti per settori, quello che contribuisce maggiormente in termini assoluti è il manifatturiero con 4 fallimenti, seguito poi da costruzioni (3 fallimenti) e dal commercio (3 fallimenti).
“Il primo trimestre dell’anno è tradizionalmente caratterizzato da risultati negativi, ma accanto ad essi si possono notare piccoli segnali di ripresa – ha commentato il Presidente dell’Unioncamere Molise, Pasqualino Piersimoni.
“Se alcuni settori mostrano ancora un certo affanno, su tutti costruzioni e attività dei servizi di alloggio e ristorazione, mi preme sottolineare il risultato incoraggiante delle società di capitali e ancor di più delle imprese artigiane che nella provincia di Campobasso chiudono il primo trimestre del 2015 con un saldo e un tasso di crescita positivo, unico risultato con segno ‘+’ in tutta Italia.”