Gli under35 hanno aperto lo scorso anno 653 nuove imprese; le chiusure hanno, invece, riguardato 315 imprese di giovani, con un saldo, dunque positivo per 338 unità, leggermente inferiore a quanto si verificò a fine 2014, quando il risultato fu pari a +391 imprese. In ogni caso, senza l’apporto degli under 35, lo stock complessivo delle imprese in Molise avrebbe fatto registrare una perdita di 180 unità. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati, come di consueto, dall’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise.
Una performance ancora più rilevante se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto l’11,1% delle 35.019 imprese che costituiscono la base imprenditoriale del Molise (alla fine del 2015 le aziende di imprenditori con meno di 35 anni hanno infatti raggiunto le 3.879 unità, di cui dichiarate attive 3.447).
Quanto a incidenza le regioni meridionali si confermano quelle con la percentuale più alta: Calabria, Campania e Sicilia occupano le prime tre posizioni con rispettivamente il 14,8%, il 14,0% e il 13,5% delle imprese under-35 sul totale. Il Molise si colloca al 5° posto con, come detto, l’11,1% del totale delle imprese registrate.
Un contributo rilevante alla forte crescita di imprese giovanili è venuto dalle donne più che dai cittadini immigrati in regione. Delle 653 nuove iniziative imprenditoriali “under 35”, infatti, 226 (circa una su tre) sono riferibili al controllo di donne, mentre 58 ha alla guida persone nate al di fuori dei confini nazionali.
Continua anche nel 2015 la crescita soprattutto delle forme imprenditoriali più complesse, in particolare delle società di capitale, che a fine anno presentano sia una variazione positiva dello stock (differenza fra 2014 e 2015) di +57 imprese sia un saldo demografico (differenza fra iscrizioni e cessazioni nel periodo) positivo di +138 unità, sintesi delle 154 iscrizioni avvenute durante l’anno e delle 16 cessazione non d’ufficio. Aumenta parallelamente anche l’incidenza di tale forma societaria che arriva a circa il 19%, mentre era pari al 13% solo 3 anni fa. Resta predominante l’incidenza delle ditte individuali che rappresentano circa il 70% del totale e che chiudono l’anno con 186 nuove imprese.
L’analisi per settori mostra come i giovani imprenditori abbiano scelto nel 2015 soprattutto il commercio (150 iscrizioni), le costruzioni (58 iscrizioni), i servizi (39 iscrizioni) e gli altri settori, in cui rientrano sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive e di intrattenimento e le altre attività di servizi, con 39 iscrizioni.
Guardando alla diffusione delle imprese guidate da under 35 (percentuale di imprese giovanili registrate sul totale delle imprese registrate), i settori, quali il turismo (18%), gli altri settori (17%), le assicurazioni e il credito e il commercio (entrambe con il 15%) sono quelli in cui si registra l’incidenza maggiore di imprese giovanili sul totale.
Unioncamere: l’apporto degli under35 determinante per il risultato positivo dell’intero sistema imprenditoriale nel 2015
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