Dovrebbe chiamarsi Mia, cioè Misura di inclusione attiva, il nuovo reddito di cittadinanza del governo Meloni sarebbe in dirittura d’arrivo.
Molto presto, un paio di settimane? forse, la ministra del Lavoro Marina Calderone dovrebbe portarlo in consiglio dei ministri.
La nuova misura prevede l’abbassamento della soglia Isee e la modifica della scala di equivalenza che oggi penalizza le famiglie numerose.
Per i non occupabili, non dovrebbe cambiare moltissimo, mentre per gli occupabili l’assegno potrebbe scendere a 375 euro.
Gli occupabili devono sottoscrivere un patto personalizzato nei centri per l’impiego, la ministra Calderone lo ha definito “patto di attivazione digitale”, perché si parla ancora una volta della creazione di una piattaforma nazionale per incrociare domanda e offerta di lavoro.
La riforma, oltre ai centri pubblici, vedrebbe coinvolte anche le agenzie private del lavoro che incasseranno un incentivo per ogni persona occupabile per la quale riusciranno a ottenere un contratto, anche a termine o part time.
Il rifiuto di una offerta congrua fa decadere dalla prestazione, l’ offerta sarà ritenuta congrua se in linea con la profilazione della persona occupabile e se la sede di lavoro sarà nell’ambito della provincia di residenza del beneficiario o delle province confinanti.
Per scoraggiare il fenomeno del lavoro nero da parte dei percettori del sussidio, viene introdotto una norma con l’ultima legge di bilancio che consente ai titolari del reddito di cumulare l’assegno, con il reddito da lavoro stagionale o intermittente fino a 3mila euro l’anno che verrà estesa a tutti i tipi di lavoro dipendente.
Un ruolo cruciale dovrebbe averlo ancora una volta l’Anpal, Agenzia nazionale politiche attive del lavoro. La ministra non si è fatta attendere ed ha cancellato per decreto il cda dell’agenzia a soli otto mesi dalla nomina di Cristina Tajani (Pd) alla presidenza. Al suo posto, in pole position il concittadino e amico della ministra Massimo Temussi, indicato pure da Fratelli d’Italia come possibile candidato di centrodestra alle prossime regionali in Sardegna.
Alfredo Magnifico