USB Forestali del Molise in mattinata, con una delegazione ha preso parte all’incontro presso la Prefettura di Campobasso per onorare i 50 anni dalla nascita dello statuto dei lavoratori. Lo Statuto dei lavoratori è stato “svilito” prima (Fornero 2012) ed eliminato poi (Jobs Act 2015) creando il “lavoro a tempo indeterminabile” e formalizzando la precarizzazione. Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali. Semplice, chiaro. O
Oggi abbiamo l’arduo compito di riproporlo e di riadeguarlo al nuovo modello di società e al mutato mercato del lavoro, dovrà necessariamente prevedere un allargamento e un estensione dei diritti, la garanzia di un reddito certo e fornire tutele e sicurezza ai troppi invisibili, disoccupati, precari, che rappresentano la gran parte della classe operaia e che stanno pesantemente pagando il prezzo di una crisi del Capitale che l’epidemia da Covid-19 ha definitivamente portato a galla e fatto esplodere.
La logica del profitto ad ogni costo e del Capitalismo esasperato deve essere necessariamente accantonata, bisogna assolutamente invertire la rotta e porre le condizioni per garantire salute e sicurezza, salario e reddito per tutti, riduzione di orario a parità di salario, un programma di Nazionalizzazione dei settori strategici e produttivi, un Welfare davvero universale con l’auspicio che davvero il lavoro torni ad essere un diritto non una mera utopia! USB il 21 e 22 maggio procederà con lo sciopero dei braccianti e dei lavoratori dell’igiene ambientale per rilanciare un nuovo assetto sociale pianificato che preveda come punto cardine gli interessi della collettività e delle classi popolari e più deboli.