Stato dell’economia del Molise, Gravina (M5S): Necessario un nuovo modello di sviluppo per la regione

«La crescita economica del Molise nel 2023, in buona sostanza, riflette le difficoltà del contesto nazionale, con un Pil che fotografa una crescita ancora troppo lenta e un crollo degli investimenti industriali. Se a questi dati dovesse far seguito, nel prossimo futuro, il blocco definitivo del progetto Gigafactory di ACC a Termoli, una buona fetta dell’economia regionale legata al settore automotive rischierebbe un crollo, con conseguenze sociali purtroppo facilmente immaginabili; ecco perché ne stiamo costantemente seguendo le problematiche in modo diretto e con forte attenzione, con l’unico scopo di essere propositivi, convinti che il progetto di ACC può avere collegamenti positivi anche con altri produttori di automobili presenti sul nostro territorio regionale», ha dichiarato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, a proposito del rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia del Molise, presentato in un incontro pubblico presso l’Aula Magna “Vincenzo Cuoco” del Dipartimento Giuridico dell’Università degli Studi del Molise.

«La domanda interna è stata frenata dall’inflazione, ancora attestata su valori elevati, e dal rialzo dei tassi di interesse. Questo scenario richiede interventi mirati per stimolare i consumi e gli investimenti locali. È essenziale, soprattutto, sostenere le imprese con incentivi fiscali e facilitazioni per l’accesso al credito, specialmente per le piccole e medie imprese», ha aggiunto Gravina.

«L’aumento registrato delle disponibilità liquide delle imprese e una riduzione del loro debito verso il settore bancario, rappresentano un segnale che dobbiamo cogliere per lavorare affinché vi siano i giusti presupposti per rafforzare ulteriormente la stabilità finanziaria delle nostre imprese», ha affermato Gravina, sottolineando come «Dobbiamo sfruttare al meglio i fondi del PNRR per rafforzare le infrastrutture. Non è un caso, infatti, che il settore delle costruzioni abbia beneficiato in maniera vigorosa dei progetti del PNRR e, dopo il forte aumento del biennio 2021-22, ci si è trovati davanti a una stabilizzazione delle ore lavorate su valori ampiamente superiori a quelli precedenti la crisi pandemica, questo per merito anche degli incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia (Superbonus) tanto contrastati dal governo Meloni».

«La stessa spesa pubblica locale – ha aggiunto il consigliere Gravina – è aumentata grazie agli investimenti del PNRR, con un debito consolidato delle amministrazioni locali in riduzione. Continuare a investire nelle infrastrutture e nei servizi pubblici, per sostenere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei cittadini, diventa quanto mai necessario, visto anche che l’inflazione ha eroso i redditi reali delle famiglie, riducendo di conseguenza il loro potere d’acquisto. È urgente, in questo senso, adottare misure per sostenere il reddito delle famiglie avendo come obiettivo un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per un Molise che cresca senza lasciare indietro nessuno e che metta al centro il benessere delle persone e il rafforzamento del tessuto economico – ha detto in conclusione Gravina -, offrendo opportunità a tutte le comunità della regione e a tutti i suoi abitanti».

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