Dallo studio di un disegno di legge, collegato alla legge di Stabilità, al vaglio in queste ore emerge che lo smart working e il lavoro da casa verrà regolato per legge, come il lavoro in ufficio. Agile è definita la prestazione effettuata da lavoratori dipendenti — non da partite Iva — fuori dei locali aziendali oggi per 3/4 dei casi vuol dire da casa, anche se crescono le imprese che si collegano con locali o sale riunioni esterne.
La legge può favorire decisamente lo sviluppo dello smart working perché interviene su tutta una serie di materie (diritti, privacy, infortuni e retribuzione) ma al tempo stesso i 9 articoli sono norme-cornice che rinviano la regolamentazione pratica alla contrattazione collettiva e individuale. Il trattamento economico e normativo non deve essere inferiore a quello degli altri addetti che operano in azienda. I controlli del datore di lavoro devono restare nell’ambito dell’accordo individuale o nel rispetto della legge sui controlli a distanza. Viene regolata la sicurezza e gli infortuni. Grazie a un accordo con l’Inail il ddl copre sia gli infortuni occorsi lavorando fuori azienda sia quelli avvenuti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione.
Alfredo Magnifico
Smart working , il lavoro da casa avrà gli stessi diritti di quello in ufficio
Commenti Facebook