Campobasso 8 maggio 2014 presso la Sala Vitale di Campobasso in Via Ziccardi, in presenza del Segretario Nazionale Bruno Pinto, il Segretario Regionale della CISL Poste Molise Antonio D’Alessandro apre i lavori del consiglio e fa un riassunto analitico della situazione Sindacale nelle Poste Molisane.
All’inizio del 2014 – esordisce Antonio D’Alessandro – le strade delle OO.SS. di categoria Poste in Molise si sono allontanate, al contrario delle confederazioni che riescono ad avere una strada unitaria. Il 28 febbraio del 2013, a livello Nazionale, è stato sottoscritto un accordo che prevedeva la riorganizzazione dei Servizi Postali. Successivamente, sono state effettuate le assemblee sui posti di lavoro, con le relative votazioni, e il 22/03/2014 il Molise ha sciolto la riserva: 265 aventi diritto a partecipare, 180 presenti al momento del voto, 161 a favore, 7 contrari, 12 astenuti.
Il 12 aprile 2013 in Molise si da seguito all’accordo nazionale siglando uno specifico accordo a livello Regionale. S’insedia il tavolo di monitoraggio, che si riunisce con cadenza bimestrale cercando di risolvere i problemi che tale riorganizzazione ha creato, come l’arrivo del prodotto nei Centri di Distribuzione, migliorando l’orario di lavoro. Si effettuano le perequazioni delle zone con le relative rassegnazioni (al fine di essere molto più trasparenti). In sintesi, si cerca di migliorare l’impianto organizzativo.
L’ultimo tavolo di monitoraggio in Molise si riunisce il 5 novembre del 2013 e in quell’occasione il Segretario di una Organizzazione Sindacale si sbilancia dichiarando “abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
Il 27 Gennaio u.s. alcune OO.SS. chiedono di modificare il criterio nell’assegnazione del punteggio per le graduatorie delle zone di recapito. C’è da precisare che il criterio adottato nel 2013 è lo stesso adottato con l’accordo del 2010 e prima ancora nel 2006, pertanto non si ravvisavano le condizioni di uno stravolgimento dell’assegnazione delle zone.
Il 14 febbraio 2014 tutte le OO.SS. a livello Nazionale sottoscrivono un verbale di accordo sui Servizi Postali molto complesso e articolato. In questo verbale, tra le tante cose, si danno dei tempi: il mese di Aprile serve per fare il punto della situazione, Comitato di monitoraggio. Una verifica complessiva entro il mese di luglio p.v. ed entro il primo trimestre del 2015 una verifica di implementazione.
Tutte le OO.SS. a livello centrale decidono di affrontare unitariamente e insieme all’Azienda anche le problematiche esistenti su Mercati Privati, poiché l’ultima intesa complessiva sulla materia risale al 2009.
Infatti tuttora stanno lavorando per trovare la soluzione ai tanti problemi esistenti. Nel mese di febbraio s’insedia anche il Governo Renzi, il quale ancora non dichiara come vuole proseguire sulla strada della cessione di quote minoritarie di Poste. Ricordiamo tutti che nel documento programmatico vi era la vendita di Poste Vita e tutti sappiamo cosa vale per noi questo ramo d’azienda; inoltre, sappiamo che lo stesso Presidente del Consiglio non predilige il confronto con i Sindacati. Sappiamo, anche, che ad Aprile scade il mandato dell’Amministratore Delegato e del Presidente di Poste.
In uno scenario del genere, a parere nostro, molto complicato e nebuloso, con l’intenzione di affrontare, a livello centrale, tutti i problemi esistenti in categoria, alcune OO.SS. decidono di aprire una conflittualità sia sui Servizi Postali, sia su Mercati Privati, sia sulla provincia di Campobasso, sia sulla provincia di Isernia.
Su Mercati Privati argomentano:
Relazioni Industriali, trasparenza nei percorsi di job posting, gestioni corsi di formazione, gestioni passaggio chiavi, gestioni personale per sostituzioni U.P., clausola elastica.
Su Servizi Postali:
Relazioni Industriali, trasparenza nei percorsi di job posting, assegnazione lavorazioni interne dei centri di distribuzioni, gestione riassegnazioni inidonei, mancato rispetto delle norme contrattuali nell’ambito delle prestazioni aggiuntive e straordinarie.
Le argomentazioni per i conflitti di lavoro sono realmente esistenti, molte sono già disciplinate da vari accordi, altre invece sono vecchie di decenni, altre ancora ne stanno trattando tutte le OO.SS. sui tavoli nazionali come quello già sottoscritto il 14 febbraio 2014 sui Servizi Postali. Quindi, visto il cambio al vertice di Poste, il cambio dello scenario Politico, visto che molte questioni verranno affrontate su un tavolo superiore al nostro (quello Nazionale), visto che molte cose sono vecchie, visto che la situazione non è assolutamente florida, vista la crisi, i cali di volumi, delle operazioni, visto che la conflittualità parla di clausola elastica, l’esatto contrario delle trasformazione dei contratti in part-time in full-time, visto che siamo anche leggermente preoccupati per il lavoro che si va sempre di più assottigliando, come CISL, abbiamo fatto presente queste argomentazioni alle altre OO.SS., e al momento siamo fortemente preoccupati anche per la tenuta occupazionale in Azienda, pertanto riteniamo che un Sindacato serio debba tutelare prima di tutto il lavoro. Per queste ragioni abbiamo ritenuto di chiudere il conflitto su Mercati Privati insieme al FAILP-CISAL e CONFSAL-COM., mentre per i Servizi Postali abbiamo ritenuto che non vi erano le condizioni per una chiusura di una conflittualità.
Spero – e si avvia versa la conclusione Antonio D’Alessandro – di essere stato chiaro nell’esposizione. Ho cercato di non strumentalizzare gli argomenti e di attenermi ai fatti realmente accaduti.
In molte altre situazioni ho usato l’espressione “la visione chiara del futuro”, purtroppo oggi questo non posso affermarlo poiché le incognite, insieme alle variabili, sono troppe, pertanto come Sindacato serio e responsabile, come abbiamo dimostrato nel corso degli anni, non possiamo trascinare la categoria su una strada, con il rischio di essere travolta.
Lasciamo alle persone più coraggiose di noi – conclude Antonio D’Alessandro – di assumersi questo rischio, con la speranza che nessuno possa essere travolto, il rischio personale lo posso anche accettare, non posso accettare che altri mettano a repentaglio qualcosa che hanno per un capriccio di chi ogni anno, in questo periodo, diventa schizofrenico.