La posizione di CGIL CISL e UIL in merito all’istanza di riconoscimento della “ Situazione di crisi industriale complessa” per il territorio della Regione Molise, ricompreso nell’asse geografico tra i comuni di Campochiaro e Venafro è stata espressa in maniera chiara e forte in ogni iniziativa posta in essere dal sindacato confederale molisano con l’obiettivo di porre al centro il tema del lavoro. Un argomento questo, da tempo all’attenzione delle cronache e tra le priorità nell’agenda non solo sindacale e che ha visto il suo apice di intenti con la stipula dell’Intesa sul Lavoro, siglata lo scorso 7 agosto, da buona parte degli attori del tessuto sociale, economico, industriale, sindacale e produttivo del Molise.
Dopo meno di un mese però, leggiamo le esternazioni dell’Associazione industriali, per bocca del suo Presidente Mauro Natale, sulla quasi inutilità di tale ratifica, vista con superficialità e leggerezza e da subordinare a delle riforme di Enti regionali.
Ricordiamo al Presidente dell’Associazione Industriali del Molise che la sua Associazione è tra le sigle che hanno dato vita all’intesa istituzionale per il riconoscimento dell’area di crisi del comprensorio di Isernia, Bojano, Pozzilli, Venafro. Affermare che l’area di crisi non risolve tutti i problemi del Molise è talmente scontato che non ci sarebbe bisogno neanche di sottolinearlo. Così come è evidente che sono necessari ulteriori strumenti e interventi per il rilancio produttivo della regione. L’abilità, infatti, dovrebbe esser quella di attrarre in Molise risorse aggiuntive per diversi milioni, ma anche investitori ed imprenditori pronti a scommettere sul nostro territorio.
Chiariti questi concetti, che credevamo piuttosto scontati, troviamo fuori luogo esprimere addirittura riserve sul riconoscimento dell’area di crisi o sottovalutare direttamente questo possibile strumento. Da parte delle associazioni imprenditoriali, di cui fin qui abbiamo sentito una flebile voce, ci aspettiamo, invece che critiche, un più esplicito impegno per ottenere un risultato importante che oggi non è affatto scontato e che gioverebbe principalmente alla classe industriale regionale. Il riconoscimento dell’area di crisi infatti rappresenterebbe un’opportunità e uno strumento in più proprio per fermare la progressiva deindustrializzazione della regione ed avviare un rilancio produttivo di un’area dove ci sono imprese importanti, oggi in crisi. Se prevale il disimpegno tra coloro che hanno sottoscritto l’intesa istituzionale, si rende più difficile il raggiungimento di un obiettivo che riteniamo importante e ci si assume una grave responsabilità.
CGIL Molise Il Segretario Generale Sandro DEL FATTORE
CISL Abruzzo Molise Il Segretario Generale Aggiunto Giovanni NOTARO
UIL Molise Il Segretario Generale Tecla BOCCARDO