In una conferenza stampa che ha visto la partecipazione delle tre sigle sindacali, si è affrontato il tema legato alla razionalizzazione dei presidi postali in Regione e ed il conseguente ridimensionamento delle unità lavorative addette. “Uno scempio, riferiscono i sindacalisti, che come al solito va a colpire le categorie più in difficoltà e che risedendo nelle aree già martoriate da tagli ai servizi ed alla assistenza alla persona. Una simile riduzione, poi, farebbe aumentare i livelli di precariato o disoccupazione per ciò che attiene il personale impiegato in alcuni uffici, destinati ad oggi alla chiusura. Come organizzazioni sindacali, ovviamente, anche alla luce dei dati Istat che ci vedono come Regione con il maggior numero di disoccupati, non possiamo voltarci dall’altra parte, dinanzi l’ulteriore scempio ai servizi in Regione. Continueremo ad alzare l’attenzione su tutti i campi e su tutte le vertenze, hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori, aprendo una nuova stagione di mobilitazione. Non sopporteremo in futuro, hanno poi concluso, che aziende che aumentano i ricavi sui nostri territori proseguano nel taglio indiscriminato di servizi e posti di lavoro”.
Sindacati all’attacco: “Poste non può chiudere presidi in questo modo.”
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