di Lucia LOZZI
Un po’ come la storia ci insegna e come è stato in passato, parte dalla Campania la protesta degli idonei, dove il numero cospicuo degli idonei infanzia e primaria concorso 2016 si sta, decisamente, ribellando ad un tetto del 10% ingiusto, incostituzionale , che non permette il ruolo a chi, come gli idonei, ha superato tutte le prove di un concorso e quindi vincitore, e che vede, allo stesso tempo, i vincitori senza posto, spariti nel nulla quelli messi a bando. Insomma una situazione paradossale che doveva vedere per infanzia e primaria tanti posti per i vincitori e, quindi, a scorrimento posti per gli idonei. Una protesta che parte dalla Campania e raggiunge tutte le regioni d’Italia, compreso il Molise, e che vedrà, di certo, a settembre una grande manifestazione a Roma, vincitori e idonei insieme, per pretendere il rispetto del diritto al ruolo, risultante di un concorso. Già in questi giorni Anief ha raccolto denunce per cattiva gestione di graduatorie concorsuali e ad esaurimento. Baraonda alle convocazioni. A una settimana dall’inizio delle operazioni di immissioni in ruolo, mai come quest’anno, le forze dell’ordine sono state chiamate a intervenire durante le convocazioni dei docenti. La denuncia, in ordine di segnalazione, arriva, appunto, sabato 5 agosto da Napoli.
Convocazioni per immissioni in ruolo da Gae e mancata pubblicazione di graduatorie dopo le domande di aggiornamento delle riserve e la confluenza delle classi concorsuali. Insomma la Campania la miccia, il resto d’Italia la polveriera per i vincitori e gli idonei del concorso infanzia e primaria 2016. A farla da padrone il limite dei tre anni dopo il quale il concorso è come se non fosse stato proprio svolto e che, se non arriva il ruolo, vede vincitori e idonei, fuori dai giochi. “Un gioco” che non piace e che va risolto dalla politica . Al caos si aggiunge, infatti, la scelta incomprensibile del Governo di riconoscere l’idoneità all’ultimo concorso 2016 solo per la secondaria (dlgs. 59/17) e non per INFANZIA E PRIMARIA (L. 107/2015), tanto da costringere il sindacato Anief a promuovere nuovi ricorsi mentre per il secondo anno consecutivo diversi vincitori dell’ultimo concorso si ritrovano al palo perché i posti banditi sono stati sottratti dal contratto sulla mobilità straordinaria. Ci si chiede se si può andare avanti così. No! E la protesta monta partendo dalla Campania, segue il Lazio, tocca il Molise, e si diffonde sui social in tutte le regioni d’Italia. Intanto non si deve e non si può, assolutamente, bandire un’altro concorso se non si procede prima all’assunzione di tutti i vincitori e idonei, questi ultimi vanno inseriti secondo la 59/2017 negli elenchi graduati dagli USR, come da indicazioni del MIUR. (I decreto 59/2017, Articolo 17, comma 2 lettera a. Valido per tutte le classi). Il MIUR deve permettere lo scorrimento degli elenchi graduati fino agli idonei anche per Infanzia e primaria e assumere coloro che hanno superato il concorso. Parte una lettera in queste ore a tutti gli onorevoli che sensibilizza la situazione paradossale. Intanto nel mese di luglio 2017 è stato costituito il Movimento Idonei Fantasma infanzia e primaria concorso 2016 che vede già numerose adesioni. La finalità del movimento è quello di tutelare il diritto al ruolo. ” Non vogliamo restare fantasmi ma avere una giusta collocazione nelle GRADUATORIE DI MERITO 2016 ed essere assunti tutti”.
Le richieste, infatti:
– Inserimento in GM di tutti gli idonei e non solo degli elenchi graduati che, tra l’altro, stanno stilando solo alcune regioni e non tutte
– l’abbattimento del tetto oltre il 10% dalla GM 2016; decreto 59/2017, Articolo 17, comma 2 lettera a , scorrimento nel caso di idonei su posti disponibili in regione, in caso contrario, assunzione su territorio nazionale dove i posti sono disponibili
– permanenza della GM 2016 fino al totale assorbimento e assunzione di tutti gli idonei da elenco graduato e GM
– modifica del decreto legge 107/2015 al comma 81 contemplandolo non solo per le Gae infanzia ma anche per gli idonei concorso 2016 (50% da Gae e 50% da GM 2016);
– non bandire un ennesimo concorso nel successivo triennio e/o comunque, fino ad esaurimento delle graduatorie infanzia e primaria, compresi gli idonei
– piano potenziamento 0/6 anni non solo da GAE ma anche da concorso 2016 infanzia, fino ad esaurimento idonei, concorso infanzia, per tutte le regioni (Fascia d’età importante! ) .
– per Primaria puntare al ritorno del modulo 3 docenti su 2 classi come era prima della riforma Gelmini e tempo prolungato.
– punteggio maggiore di 3 valido per le GAE in aggiornamento anno 2018. Sia per vincitori che idonei.
Insomma un’organizzazione quella del movimento con le idee ben chiare, decisa, determinata ad andare avanti, a non cedere il passo all’ingiustizia e al folle tetto del 10% che va eliminato subito. Un concorso superato corrisponde al ruolo, all’assunzione, in una società civile e rispettosa dei diritti, dove la democrazia e la costituzione tutelano il lavoro e dove i concorsi ancora devono valere qualcosa.. In questo caso va tutelato il diritto degli idonei e dei vincitori. I posti ci sono si può procedere. I nostri ragazzi hanno bisogno di più figure nella scuola. Non si possono fare concorsi ogni anno se non si è prima rispettato il diritto di coloro che hanno superato il precedente concorso.
Un’estate bollente, dunque, che preannuncia un autunno ancora più bollente e non in termini di temperature. Gli idonei infanzia e primaria della Campania hanno lanciato il segnale, l’Italia idonei, come una nazione che si rispetti, sta rispondendo e, man mano che escono i risultati del concorso, risponderà. Alla politica e ai parlamentari si chiede di risolvere il problema e dare corso alle richieste sopra elencate . Onore a loro campani per la forza con cui in queste ore stanno portando avanti la battaglia …e non dal mare.
Una Buona Scuola lo deve essere sul serio e dare l’esempio di correttezza e giustizia altrimenti non si va da nessuna parte. I nostri ragazzi sono più importanti di inutili tetti e sbarramenti che creano solo barriere. Graduatorie composte da docenti preparati pronti a lavorare per la scuola e anche per i vostri figli.