Scende il numero delle famiglie senza redditi da lavoro.

Secondo i dati dell’Istat riferiti al 2015, sono 1 milione e 92 mila i nuclei dove tutti i componenti attivi sono disoccupati. La cifra è in calo del 7,5% sul 2014, quando erano 1 milione e 181 mila. La maggioranza delle famiglie disoccupate è al Sud (557 mila, ossia il 53%). Sono 200 mila le coppie con figli dove a lavorare è la madre, mentre l’uomo è disoccupato. Sono in crescita del 4,2% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio sono 114mila le coppie, in età da lavoro e con figli, in cui all’uomo disoccupato corrisponde la donna occupata a tempo pieno. A queste si aggiungono altri 86mila casi in cui la madre lavora ma part-time, mentre completano il quadro 85mila coppie in cui sia la madre che il padre sono disoccupati. Infine in 217mila famiglie la donna figura fuori dal mercato del lavoro: si tratta quindi di inattive, come ad esempio le casalinghe. Dall’Istat emerge inoltre come per una donna a fare la differenza è il numero dei figli, soprattutto se si guarda alla fascia d’età tra i 25 e i 34 anni: stando alla media del 2015, il tasso di occupazione è del 73,9% per le single, mentre per le donne in coppia con figli scivola al 44%. Quando il numero dei figli è pari a tre o più il dato crolla al 20,1%.Proseguendo nell’analisi dei numeri emerge poi che il numero delle famiglie senza redditi da lavoro è diminuito del 7,5%, anche se il totale resta sopra la soglia del milione. Nel dettaglio, infatti, sono 1 milione e 92mila i nuclei, coppie, famiglie ma anche quelli composti da un solo individuo, in cui tutti i componenti sono disoccupati. All’interno di questi se il reddito è presente arriva da altre fonti e non dall’impiego. Di questi 452mila sono coppie con figli mentre 84mila sono senza figli; i restanti 216mila sono nuclei monogenitore, per lo più donne, e 298mila sono single. Quanto alla localizzazione geografica, la maggioranza delle famiglie con tutte le forze di lavoro disoccupate, ovvero 577mila, si trova nel Mezzogiorno. L’Istat analizza che si tratta di “case” dove non circola denaro proveniente da buste paga o lavoro autonomo, ma che a volte possono contare su altri redditi, come indennità di disoccupazione, rendite da affitto o pensioni provenienti da membri della famiglia fuori dal mercato del lavoro.
Alfredo Magnifico

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