Save the Children / In Italia oltre 1,3 milioni di bambini indigenti

Dal nuovo rapporto di Save the Children “Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia” – diffuso in occasione del lancio della campagna Illuminiamo il Futuro per il contrasto alla povertà educativa, emerge che in Italia quasi 1 milione e trecentomila bambini e ragazzi, il 12,5% del totale, più di 1 su 10, vivono in povertà assoluta, oltre la metà non legge un libro, circa 1 su 3 non usa internet e oltre il 40% non fa sport.
L’Italia purtroppo è diventato un Paese dove i minori non riescono a emanciparsi dalle condizioni di disagio delle loro famiglie, non hanno opportunità educative e spazi per svolgere attività sportive, artistiche e culturali, anche se ci sono moltissimi luoghi abbandonati e inutilizzati che potrebbero essere restituiti ai bambini per favorire l’attivazione di percorsi di resilienza, grazie ai quali potrebbero di fatto raddoppiare la possibilità di migliorare le proprie competenze.
I quindicenni che vivono in famiglie disagiate hanno quasi 5 volte in più la probabilità di non superare il livello minimo di competenze in matematica o in lettura rispetto ai coetanei che vivono in famiglie benestanti (24% contro 5%), tra questi ragazzi, spicca una quota di “resilienti”, che raggiungono ottimi livelli di apprendimento pur provenendo da famiglie in gravi condizioni di disagio.
Come favorire la loro resilienza? lo studio contenuto nel rapporto di Save the Children dimostra che i fattori che aiutano i ragazzi ad emanciparsi dalle situazioni di disagio sociale ed economico sono; aver frequentato un asilo nido (+39% di probabilità), una scuola ricca di attività extracurriculari (+127%), dotata di infrastrutture adeguate (+167%) o caratterizzata da relazioni positive tra insegnanti e studenti (+100%).
Di contro, per i minori le probabilità di sviluppare percorsi di resilienza si riducono tra il 30% e il 70% se vivono in contesti segnati da alti tassi di criminalità minorile e dispersione scolastica e di quasi due volte se risiedono in aree dove la disoccupazione giovanile è più alta della media nazionale.
Solo un’adeguata istruzione aiuterà a uscire dal limbo e superare questa grave emergenza del paese le cui conseguenze saranno funeste per il futuro.
Alfredo Magnifico

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