La Banca Centrale Europea ( BCE ) ha deciso di far ripartire il Quantitative Easing ( QE ), ovvero un nuovo programma di acquisto di titoli a ” mercato aperto “.
Ma cosa è il QE?
Il QE è una misura di stimolo per l’economia, la BCE ha come obiettivo quello di mantenere una inflazione al 2%. Obiettivo non ancora raggiunto a causa della persistente debolezza economica. La BCE acquista sul mercato prevalentemente Titoli di Stato al fine di far scendere i loro rendimenti per stimolare l’economia. Con l’avvio del QE i rendimenti diminuiscono, ma anche i tassi di interessi sui prestiti diventano più sostenibili favorendo quindi consumi ed investimenti dando una spinta alla crescita economica.
A partire da Novembre 2019 la BCE acquisterà 20 Miliardi al mese di titoli pubblici. I bond verranno acquistati in rapporto alla quota di partecipazione al capitale della stessa BCE di ogni singolo stato membro.
Vediamo perchè tale notizia ci deve interessare e che effetti potrebbe avere sui mercati.
Il piano di acquisti appena rilanciato dal giovernatore Draghi avrà come effetto primario una riduzione dei rendimenti dei titoli pubblici dell‘Eurozona, che in gran parte sono già oggi a rendimento 0 e tantissime emissioni risultano addirittura a rendimento negativo. Oggi i BTP italiani offrono un rendimento così basso che occorre uno studio preciso prima di comprarli a tali quotazioni. Ed è improbabile che le quotazioni dei titoli governativi possano ancora salire, inoltre l’effetto del QE è già scontato negli attuali prezzi.
Il mercato azionario europeo invece, potrebbe avere un beneficio maggiore. In genere più i rendimenti dei titoli governativi sono bassi, più sono appetibili i rendimenti dei dividendi dei titoli azionari. Inoltre le borse europee, che hanno beneficiato meno dell’ ultimo QE, potrebbero beneficiare di presenza di aziende che, con minori costi da indebitamento, potrebbero spingere su nuovi investimenti.
L’immissione di maggiore liquidità alle banche centrali nazionali è un ulteriore tentativo di rimettere in moto l’economia dell’Eurozona, in questo momento alle prese con un eventuale Hard Brexit e crisi i liquidità in diversi stati membri.