Record assoluto per il recupero dell’evasione anno 2016: 19 i miliardi incassati

Terzo anno consecutivo da record per l’Agenzia delle Entrate, che nel 2016 registra un nuovo primato nel recupero dell’evasione. Lo scorso anno, infatti, sono stati riportati nelle casse dello Stato 19 miliardi, la somma più alta mai incassata dalle Entrate grazie alle attività di controllo e di promozione della compliance. Di questi, infatti, circa 500 milioni derivano dalla promozione del dialogo preventivo con il cittadino, che l’Agenzia ha inaugurato negli ultimi anni per dare ai contribuenti la possibilità di rimediare per tempo agli errori commessi, pagando sanzioni ridotte, ed evitare così l’accertamento vero e proprio, sulla base di un nuovo rapporto all’insegna di fiducia e trasparenza reciproca.
Buone notizie anche sul fronte dei rimborsi: nel 2016 gli uffici delle Entrate hanno erogato alle famiglie e alle imprese 2 milioni e 740mila rimborsi, per un totale di oltre 14 miliardi di euro.
Cresce intanto l’utilizzo dei servizi online, con oltre 6 milioni di utenti registrati, e il numero delle dichiarazioni precompilate gestite in autonomia dai cittadini: nel 2016 2,1 milioni sono state inviate direttamente via web dai contribuenti.
Sono solo alcuni dei risultati raggiunti dall’Amministrazione finanziaria presentati questa mattina dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze alla presenza del ministro, Pier Carlo Padoan, del viceministro Luigi Casero, e dei rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria.
Recuperati 19 mld di evasione: è record – Dopo il successo dei due anni precedenti (14,2 mld nel 2014 e 14,9 mld nel 2015), il 2016 conferma al rialzo il trend di crescita nel recupero dell’evasione, con oltre 19 miliardi di euro incassati (+28%).
Di questi, 10,5 miliardi derivano da attività di controllo sostanziale, in crescita del 36% rispetto al 2015; 8 miliardi sono frutto di attività di liquidazione; circa 500 milioni, infine, derivano da versamenti spontanei a seguito della ricezione degli alert dell’Agenzia, le cosiddette lettere di compliance. Oltre 222mila contribuenti, infatti, informati per tempo della presenza di un’incongruenza nella loro posizione fiscale, hanno scelto di rimediare autonomamente agli errori, senza incappare in un accertamento.
La voluntary disclosure frutta 4,1 mld – In particolare, 4,1 miliardi sono riferibili alla procedura di collaborazione volontaria, che diventano 4,3 se si considerano anche i recuperi del 2015. Un risultato che è andato oltre le previsioni, grazie alla certosina attività di controllo portata avanti dai funzionari dell’Agenzia sulle oltre 129mila richieste di adesione arrivate, che è scaturita in 344mila atti di accertamento e 124mila atti di irrogazione di sanzioni.
I controlli sui grandi contribuenti – Nel 2016 l’Agenzia delle Entrate ha controllato il 40,3% dei grandi contribuenti, il 15,3% delle imprese di medie dimensioni e l’1,4% delle imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi. I controlli sulle persone fisiche sono stati, invece, oltre 280mila.
14 miliardi di rimborsi a famiglie e imprese – Una decisa spinta sull’acceleratore è stata data all’erogazione dei rimborsi: grazie alla velocizzazione dei processi e all’impegno degli uffici, l’Agenzia delle Entrate è riuscita a erogare 2 milioni e 740mila rimborsi a famiglie e imprese, per un importo totale pari a oltre 14 miliardi di euro. Di questi, 586 milioni di euro sono stati erogati a 730mila contribuenti senza sostituto di imposta che hanno presentato il modello 730 entro luglio: in questo modo anche chi era senza datore di lavoro ha ricevuto comunque i soldi in tempi brevi. Anche i rimborsi Iva hanno subito una notevole accelerazione: ad oggi, infatti, sono state concluse positivamente tutte le istanze presentate fino al 31 luglio 2016.
Dichiarazione precompilata: oltre 2 milioni di italiani la inviano da soli – Nel suo secondo anno di sperimentazione, la dichiarazione precompilata si è arricchita di nuovi dati e si è allargata anche al modello Unico. Nel 2016 2,1 milioni di dichiarazioni sono state inviate direttamente online dai contribuenti, senza rivolgersi al Caf o a un intermediario, con un incremento del 50% rispetto al 2015. Un dato destinato ad aumentare, grazie all’introduzione di nuove informazioni relative a spese deducibili e detraibili, come le spese sanitarie relative ai farmaci da banco e alle prestazioni erogate da ottici, parafarmacie e psicologi, che saranno presenti nella dichiarazione 2017.
Servizi digitali, tra innovazione ed efficienza – L’impegno dell’Agenzia delle Entrate si è concentrato, inoltre, nell’offerta di servizi sempre più a misura di contribuente, abbattendo le distanze grazie all’uso di nuovi strumenti di dialogo. Nel 2016 sono stati erogati complessivamente oltre 13 milioni e 600mila servizi. Di questi, oltre 10 milioni sono stati resi ai cittadini direttamente presso gli uffici e più di 2 milioni al telefono. Tramite Civis, il servizio di assistenza online sulle comunicazioni di irregolarità relative agli avvisi telematici e alle cartelle di pagamento, sono state fornite risposte a circa 994mila istanze, nella maggior parte dei casi entro 3 giorni.
L’utilizzo del web è stato fondamentale anche per snellire i procedimenti burocratici. Lo scorso anno, per esempio, oltre 1 milione di registrazioni di contratti di locazione (il 61% del totale) sono state effettuate senza andare in ufficio: erano l’11% nel 2010. Inoltre, gli utenti registrati ai servizi telematici dell’Agenzia hanno raggiunto quota 6 milioni, con 23 milioni di accessi al proprio “cassetto fiscale”. Sul fronte dei versamenti, infine, l’Agenzia ha gestito 200 milioni di modelli F24 in un anno, per un controvalore di 587 miliardi di euro.
-20% di ricorsi e fisco vittorioso 7 volte su 10 – L’anno appena trascorso ha segnato un’ulteriore riduzione dei ricorsi tributari in primo grado. I contribuenti che si sono rivolti alla Commissione tributaria provinciale sono stati, infatti, 85mila, a fronte dei 107mila ricorrenti del 2015, in calo del 20%. Anche le controversie hanno fatto registrare buoni risultati: nel 2016, 7 su 10 si sono definitivamente chiuse in modo favorevole o parzialmente favorevole all’Agenzia, grazie anche alla lungimiranza degli uffici che hanno puntato alla sostenibilità sostanziale della pretesa, evitando di resistere in giudizio per questioni meramente formali. Circa 60mila giudizi tributari, inoltre, sono stati evitati grazie all’istituto della mediazione.
Il fisco consulente di imprese e cittadini – Sul fronte dell’interpretazione normativa, nel 2016 sono stati presentati 11.781 interpelli e 538 consulenze giuridiche. L’Agenzia ha risposto puntualmente a tutte in modo rapido, anticipando spesso la scadenza prevista dalla legge. Per gli interpelli ordinari, ad esempio, le Entrate hanno fornito una risposta entro 80 giorni a circa 3mila istanze, anziché nel termine standard di 90.
Infine, con riguardo all’interpello sui nuovi investimenti, hanno raggiunto quota 16 gli investitori che hanno rappresentato all’Agenzia il piano di investimento in fase di progettazione e l’interesse ad avvalersi del nuovo istituto. Le istanze già presentate sono 6 (di cui 3 relative a investitori stranieri), per un valore complessivo di 3,87 miliardi di euro e ricadute occupazionali per circa 75.000 posizioni lavorative.
Il catasto dice addio alla carta – Per quanto riguarda i servizi catastali e ipotecari, il 2016 può essere sicuramente ricordato come l’anno che ha mandato in pensione la carta in favore del digitale. Oltre alla trasmissione degli atti di aggiornamento delle banche dati, che viaggiano ormai telematicamente, anche l’archiviazione è stata digitalizzata, con notevoli vantaggi in termini di trasparenza, efficienza e spending review. In particolare, lo scorso anno sono stati presentati online oltre 1,36 milioni di atti di aggiornamento del catasto fabbricati, oltre 300mila del catasto terreni, più di 3,1 milioni di formalità ipotecarie e quasi 369mila cancellazioni ipotecarie semplificate.
Inoltre si è proseguito nella digitalizzazione e informatizzazione dei dati e nello sviluppo di nuovi progetti, come il SIT, il Sistema Integrato del Territorio, che rappresenta un’evoluzione dell’attuale sistema catastale e cartografico, e l’Anagrafe dei Titolari, che permetterà di definire la corretta identificazione degli intestatari degli immobili, migliorando notevolmente la qualità dei dati attraverso una piena integrazione dei sistemi informativi.
Fatturazione elettronica – Parallelamente alle attività di natura strettamente fiscale, l’Agenzia è stata impegnata anche in altri processi di innovazione nella Pa, come la fatturazione elettronica. Dall’avvio del servizio, nel giugno 2014, le fatture scambiate elettronicamente con la Pa sono giunte a 56 milioni: una crescita esponenziale che vede interessati in prima fila 23mila amministrazioni e 895mila fornitori.
In vista dell’estensione della fatturazione elettronica anche tra privati, dal 1 luglio 2016 le Entrate hanno reso disponibile il servizio gratuito di generazione, trasmissione e conservazione delle e-fatture, fruibile attraverso l’interfaccia “Fatture e Corrispettivi”.
Canone tv: 2,1 mld incassati ed evasione giù – Un’altra attività che ha molto impegnato l’Agenzia lo scorso anno è stata la riscossione del canone tv tramite addebito in bolletta. Grazie alla nuova modalità di pagamento, sono stati incassati circa 2,1 miliardi di euro, con un extragettito, rispetto agli anni precedenti, di 500 milioni, nonostante l’importo del canone sia sceso da 113,50 a 100 euro annui.

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