Il 31 marzo 2014 è venuta a mancare all’affetto dei suoi “pochi” cari la Codisal, ne danno il triste annuncio tutti gli ormai “ex” dipendenti. Non è uno scherzo, ma un vero e proprio necrologio. In questi giorni, tra l’indifferenza politico-istituzionale della nostra Regione, tutti i dipendenti Codisal si sono visti recapitare le preannunciate lettere di licenziamento: così muore di fatto una parte del gruppo Arena, quella parte commerciale che una volta era il cuore della filiera avicola molisana, fiore all’occhiello dell’industria agroalimentare regionale. Non sono servite le innumerevoli richieste d’aiuto ai vertici politici, da cui abbiamo ricevuto solo promesse, infatti:
– nel verbale di incontro stilato presso il Ministero dello Sviluppo Economico in data 20 giugno 2013 si conveniva che ….. “Con riferimento ai lavoratori ex- Solagrital – oggi Co.Dis. Al. Srl – saranno poste in essere tutte le azioni volte ad assicurare agli stessi le medesime tutele e garanzie così come per gli altri lavoratori della filiera.
– “nella nota a firma dell’Assessore al Lavoro Michele Petraroia in data 13 settembre 2013 si evinceva la disponibilità a ….. “ricercare soluzioni concrete e responsabili per assicurare uno sbocco positivo alla vertenza a partire dalla certezza dell’accesso agli ammortizzatori sociali per tutte le maestranze delle diverse società coinvolte ( GAM, SOLAGRITAL, CODISAL, ecc.).”
– nel protocollo d’intesa stilato presso l’Assessorato al Lavoro e Politiche Sociali in data 5 novembre 2013 veniva promesso ….. “un percorso […] teso a ricercare ogni ipotesi di tutela per il personale delle diverse aziende coinvolte nella filiera e delle diverse figure lavorative impegnate (SOLAGRITAL, CODISAL…..).”
Insomma “nessuno sarà lasciato solo” ci veniva detto dal nostro caro Paolo Frattura, che mai più chiameremo presidente, al più “marinaio”.
Ma non è finita qui, perché oltre al danno, anche la beffa. In particolare denunciamo che in merito alla conciliazione Codisal-Solagrital-GAM,
svoltasi lunedi 17 febbraio 2014 presso la DPL di Campobasso, contro ogni logica legale solamente per alcune unità di Codisal è stato garantito il reintegro in Solagrital ed il contemporaneo “balzo” in Gam. Alla base del reintegro viene addotta una “fantomatica” coercizione nella cessione
dei contratti da Solagrital a Codisal avvenuta negli anni passati. Dato per assurdo che ciò possa essere accaduto, ci domandiamo come mai il reintegro è avvenuto direttamente in Gam e non in Solagrital? La Gam non è quella società che solamente il 3 gennaio scorso dichiarava nel piano industriale di rilancio di avere 69 lavoratori in esubero? La Gam non è quella società che è nata fittando il ramo di azienda di Solagrital e con esso solo una parte di lavoratori, collocandone altri in Cig in quanto
esuberi?Ciò che è stato fatto è logica conseguenza del potere politico coercitivo di chi oggi ci governa: una manovra dal fine nobile, ovvero garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali per alcune unità lavorative, ma imparziale e ingiusta allorché tutte le altre sono rimaste senza alcun sussidio, con la cassa integrazione ormai scaduta dal 31
dicembre scorso ed oggi senza più un lavoro.
Concludiamo questo comunicato ringraziando di cuore tutti coloro che ci sono stati vicino nei momenti difficili, nel contempo non possiamo dire lo stesso della nostra attuale classe politica, a cui invece urliamo, seppure agonizzanti, che possono toglierci il lavoro, possono toglierci la dignità, ma non ci toglieranno mai la libertà.
I lavoratori ex Codisal, oggi disoccupati.