Giovani assunti part-time con il progetto Mix si sono riuniti ieri nella sede della CISL in Campobasso. Sala gremita di giovani, alla presenza di Gianni Notaro, segretario confederale CISL Abruzzo-Molise, Franco Battista, Antonio D’Alessandro, segretario regionale della SLP CISL Molise. E’ lo stesso Antonio D’Alessandro, che in apertura, ha tenuto a precisare che la riunione non aveva alcun colore ne politico ne sindacale, ma che la scelta della sede e la volontà di riunirsi era giunta da alcuni colleghi. La volontà di uscire dal precariato del part-time, frutto di un accordo generazionale tra genitori/figli e azienda, in un momento economico e sociale molto delicato e incerto, ha fatto sentire la necessita’ di riunirsi per confrontarsi e cercare strade risolutive.
Aiello Pascarella, uno dei fautori dell’incontro, ha preso la parola spiegando i motivi dell’incontro, ponendo l’accento sulle quelle che sono le problematiche della loro condizione lavorativa.
Scarsa attenzione da parte dell’azienda e delle istituzioni, difficoltà economiche, la necessità di porre un anello di congiunzione tra le vecchie e le nuove generazioni. Aiello ha continuato sottolineando la necessità di attrarre il sindacato dalla propria parte e colloquiare con colleghi part-time di altre regioni per una unità di azione, di non disperdere le energie delle nuove generazioni, e di dare una continuità al lavoro anche al fine di non portarle ad un disamore verso lo stesso. Conclude Aiello chiedendo all’Azienda di restituire ai figli ciò che i genitori le hanno dato.
L’incontro è continuato con l’intervento Antonio D’Alessandro, che ha dato alcuni suggerimenti come la creazione di un gruppo di lavoro che si occupi dello studio di fattibilità, anche dal punto di vista legislativo, di uno sbocco della “precarietà”. Ha ricordato il percorso degli ex CTD, fatto di incontri con politici e istituzioni, il continuo dialogo con l’Azienda, senza mai forzare la mano con scioperi o diktat, percorso difficile ma che ha prodotto i suoi risultati con accordi che hanno portato ad una stabilità lavorativa migliaia di ricorsisti. Di far capire l’importanza delle nuove generazioni con tassi di scolarizzazione superiori alla media che possono apportare nuove idee, nuova linfa alle strategie di mercato dell’Azienda. L’Azienda è proiettata – ha continuato D’Alessandro – verso prodotti e servizi sempre più specializzati e le nuove generazioni possono dare un forte contributo alla loro realizzazione, specie in un periodo di incertezza politico economico che ha visto l’interessamento sempre più pressante della politica verso la vendita”pur di far cassa”di Poste S.p.A., alla quale la CISL, per la sua parte, si è opposta al fine di evitare una svendita o della vendita dei pezzi pregiati dell’asset aziendale, come Poste Assicura. Studiare la possibilità di inserimento di nuove figure professionali senza pregiudicare la stabilità economica dell’Azienda. La carenza di organico, messa in luce anche dai dati statistici che evidenziano un differenziale dei tempi di attesa tra nord e sud molto discordante, è un argomento sensibile all’opinione pubblica e ai politici, da stimolare anche con comunicati e/o lettere. Prendendo anche in considerazione la richiesta di un incontro con il R.A.T. Il Sindacato sarà pronto a dare un aiuto anche indiretto, e senza dare la propria connotazione all’azione di un costituendo comitato, che dovrà, o potrà, interagire con ogni forza politica e istituzione senza preclusione di colore o di ideale. Importante – ha concluso D’Alessandro – è evitare ogni sorta di conflittualità tra settori professionali di poste.
Altra natura è stato l’intervento di Franco Battista, che ha anche egli ricordato il percorso della stabilizzazione degli ex CTD, ma ha voluto sottolineare l’importanza di non cadere nella tentazione di subire o assecondare richieste aziendali che possano portare a conseguenze disciplinari, amministrative o penali, pur di ottenere la stabilizzazione full-time. Il diritto al full-time non deve essere barattato con la propria dignità o integrità.
Gianni Notaro ha improntato il suo intervento sulla complessità del palcoscenico politico/istituzionale che spesso è più di ostacolo che di sviluppo del mondo del lavoro. Di come il Sindacato debba spesso sostituirsi nelle decisioni dei politici. Di come i giovani part-time delle poste rientrino in quel precariato che la CISL combatte ogni giorno, con la sua metodica volta al dialogo, agli incontri e alla politica dei piccoli, ma fruttuosi, passi.
Diversi gli interventi dei presenti volti a sottolineare la necessità della costituzione di un comitato per un azione comune. Sensibilizzare l’Azienda sull’utilità dei part-time, e soprattutto chiedere un incontro con i vertici Aziendali.
La riunione si e’ sciolta ripromettendosi di riunirsi di nuovo in tempi brevi.