Con un emendamento al DL fiscale 148/2017 è stata chiesta la cancellazione dell’obbligo proprio nel giorno della scadenza del termine per la stipula dell’assicurazione obbligatoria per avvocati e praticanti. Una proposta del CNF che già il Ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva accolto con favore ma che, attualmente, è ancora fonte di molta confusione. Questo perché se da un lato la legge ha introdotto l’obbligo di polizza infortuni per avvocati e collaboratori, negli ultimi giorni sono state numerose le notizie circa la sua possibile abolizione. L’ultima novità arriva non soltanto dalla Commissione Bilancio del Senato, dove è stato presentato l’emendamento a firma dell’on. Lumia, ma anche dall’Ordine degli Avvocati di Roma, che durante l’Adunanza del 9 novembre 2017 ha sospeso in via provvisoria l’adozione di provvedimenti per avvocati e collaboratori in caso di mancata stipula della polizza infortuni. Si andrebbe così a risolvere una delle maggiori criticità introdotte con l’art. 12 della Legge 247/2012, con il quale è stato introdotto per la prima volta l’obbligo per l’avvocato di dotarsi di assicurazione a copertura della responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione e di polizza, appunto, a copertura di infortuni derivanti a sé e ai propri collaboratori in conseguenza dell’attività svolta.
L’emendamento, si rammenta, è ancora in fase di discussione e pertanto non in vigore. Insomma, è ancora caos e confusione, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, soprattutto per chi si è trovato entro oggi a dover decidere quale assicurazione scegliere. Proprio a causa di tali ragioni, l’Ordine degli Avvocati di Roma nel corso dell’Adunanza del 9 novembre 2017 ha deciso di sospendere le sanzioni per mancata comunicazione degli estremi della polizza, fino a conclusione dell’iter parlamentare.