Ancora una volta l’ imprenditore matesino, 94enne, Antonio Capussi ribadisce l’ingiustizia che ormai sta vivendo da oltre vent’anni. “La Regione Molise nonostante due decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Campobasso, non riconosce 80 km di strade, anzi le ritiene abusivesive e non le vuole pagare, ma non le chiude, ed invece di inibirvi la circolazione vi dirotta addirittura il traffico statale che, si badi bene è obbligato a percorrerle in virtù di una ordinanza dell’Anas sottoscritta da Regione e Prefetto”. Capussi insieme alla figlia, la giornalista Mina e all’avvocato Alfonso Mainelli chiede l’aiuto della stampa regionale. ” Io ho tutte le carte in regola, da quando sono iniziati i lavori, quello nei miei confronti è un abuso, non vogliono pagare. Si è detto che mi hanno dato dei soldi per i lavori di 80 km di strade, ma non è vero. Ad oggi siamo arrivati a 11 milioni di euro più le sanzioni, circa 15, milioni di euro”, l’imprenditore, che è arrivato ad incatenarsi davanti la sede di Consiglio regionale non demorde, e continua a chiedere giustizia. I fatti vengono esposti nel dettaglio dall’ avvocato Mainelli: ” abbiamo convocato questa conferenza stampa, per chiedere il vostro aiuto, vista la vostra disponibilità in questi anni. I cittadini molisani devono sapere quali sono le condizioni di questo imprenditore, Antonio Capussi, onesto lavoratore che ha costruito la sua vita nel rispetto della legge. Ciò che il mio cliente chiede è il pagamento dei lavori effettuati di 80 km di strade su cui transita il traffico regionale e sulle quali sono state rilasciate autorizzazioni e concessioni amministrative per alberghi, ristoranti, attività commerciali, licenze edilizie per edificazioni private ed altro. La Regione ci dice che secondo l’ Avvocatura dello Stato quelle strade sono abusive, perchè mancano progetti e pareri, pertanto non è legittimata a pagare. Ma noi vogliamo far presente questo: il presidente della Giunta regionale e il Prefetto di Campobasso sono pubblici ufficiali, nel momento in cui si afferma che le strade sono abusive, ora c’è l’articolo 331 del codice di procedura penale che prevede una denuncia scritta alla comunità preposta, quindi se si assume in un giudizio che Capussi ha costruito 80 km di strade in modo abusivo la Regione, il Prefetto e i Vigili dei Comuni interessati devono immediatamente pretenderne la chiusura, specialmente a Bojano. Sapete cosa è successo nel comune matesino? E’ stato chiuso il ponte Callora e il traffico statale è stato deviato sulle strade realizzate da Capussi. C’è qualcosa che non va: non si vuole dichiarare l’utilità sociale di tale strade, vengono definite abusive per non pagarle, ma non vengono chiuse!“. Poi l’avvocato fa una richiesta: ” oggi allo stato attuale dei fatti siamo noi a chiedere che le strade in questione vengano chiuse, poi il Presidente Frattura e il Prefetto Di Menna dovranno risolvere il problema della viabilità, come? Ce lo dicano loro! Abbiano il coraggio di far rispettare la legge, abbiamo bisogno che lo Stato sia presente in questa regione“.
Avvocato come mai insiste su Bojano? ” Sapete cosa sta succedendo a Bojano? Ebbene è stata finanziata una strada di circa 2 km, nei pressi della Gam che peraltro è chiusa, utilizzando i fondi del Contratto d’Area Molise Interno dove è scritto chiaramente che quesi fondi sono vincolati alla costituzione di posti di lavoro, su un totale di 19 milioni di euro, circa 4 milioni vengono utilizzati per realizzare una strada a servizio di chi? Era stato pattuito con il Capussi un compenso di 8milioni di euro, sui 15 di cui si diceva prima, poi è stata annullata la delibera. No a 8milioni per 80 km di strade e si a 4 milioni per 2 km di una strada che non serve, decisa e pensata in un modo illegittimo? Dove sono i 30 soggetti che hanno firmato il Contratto d’Area Molise Interno? Chiediamo l’intervento del Prefetto di Campobasso, che rappresenta lo Stato, oggi si convocano tavoli tecnici per qualsiasi motivo e per questa situazione no? Come spiega il fatto che in Molise il traffico circola su strade abusive?. Dalla prossima settimana scriveremo a tutti i Comuni interessati, diffidandoli a procede a chiudere le strade“.
Mina da quanti anni va avanti questa protesta? “ Intanto le strade sono state realizzate tutte negli anni 90, fino al 2000, anno in cui un Commissartio ad Acta ha preteso degli aggiustamenti per autorizzare i collaudi, che sono stati fatti tutti sempre a spese di mio padre, e parlo di circa un miliardo di lire. Allora la Regione individuò un capitolo di spesa apposito, ma poi nel 2010 ha revocato la delibera di Giunta, la n.1311, nella quale si accettava l’accordo di 8 milioni di euro. Ad oggi la situazione non solo non è cambiata ma è peggiorata. Ci viene detto che el strade sono abusive, bene allora le chiudano tutte, come la legge vuole, e poi ne costruiscano altre, forse pensano di risparmiare?“.
( Mariateresa Di Lallo)