Secondo i dati forniti dal ‘Global Gender Gap Report 2020’ pubblicato dal World Economic Forum, uomini e donne avranno le stesse opportunità e lo stesso trattamento , nel mondo, solo tra 99,5 anni, con un miglioramento, rispetto ai dati del 2018 che parlava di un completamento in 108 anni.
Ci vorranno quasi 100 anni per arrivare a una vera parità di genere uomini-donne in tutti i campi, politica, economica, sanità ed educazione.
La classifica di 153 paesi registra nella top 10 dei virtuosi, e non è una novità, le nazioni del Nord Europa.
Al primo posto l’Islanda che con l’87,7% si avvicina al 100% in termini di parità di diritti , seguono Norvegia, Finlandia, Svezia, Nicaragua, Nuova Zelanda, Irlanda, Spagna, Ruanda e Germania ,tra gli europei la Germania è il primo paese, con la Francia al quindicesimo posto, mentre la Spagna scala ben 21 posizioni, collocandosi per la prima volta nella top 10.
L’Italia arretra, portandosi al 76esimo posto dal 70esimo dello scorso anno, confermandosi fanalino di coda in Europa, a parte, la Grecia (84), Malta (90), e Cipro (91). Il Word economic forum sottolinea che la maggior difficoltà per chiudere il gender gap è nella scarsa rappresentanza femminile nei ruoli emergenti.
La situazione dell’Italia, alla luce dei dati forniti dal Wef, riflette una ripartizione di ruoli tradizionali. Il Paese infatti risale posti in classifica sul fronte dell’Istruzione, dove si colloca al 55esimo posto in tema di partecipazione delle donne, ma crolla al 117esimo quando si parla di inclusione economica, e addirittura al 125esimo se ci si confronta in equiparazione salariale.
La difficoltà di conciliare famiglia e lavoro emerge dalla preponderanza femminile nei lavori part-time. Così come, in tema di formazione, quella umanitaria risulta molto più gettonata tra le donne italiane rispetto a quella in business o in ingegneria. In termini generali resta l’Europa occidentale comunque il ‘best performer’ per il 14esimo anno consecutivo.
L’area geografica ha chiuso il 77% del gap e potrà avvicinarsi alla piena parità in 54 anni, questo grazie soprattutto ai paesi del Nord Europa. Al contrario i punteggi più bassi si riscontrano in Medio Oriente e in Nord Africa, l’area ha chiuso il gap solo al 61,1%, tra i Paesi più avanzati in tema di parità di genere ci sono Israele (65,5%) e gli Emirati (65,5%).
Senza la partecipazione paritaria della metà dei talenti nel mondo non potremo portare avanti la Quarta rivoluzione industriale, far crescere le economie o raggiungere gli obiettivi sostenibili del’ Onu, al ritmo attuale ci vorrà un secolo per arrivare alla parità, un lasso di tempo che in un mondo globalizzato non si può accettare, soprattutto tra le generazioni più giovani.
Alfredo Magnifico