Più ombre che luci sul fronte occupazionale in Molise, espressione del clima economico difficile che stanno attraversando le diverse componenti imprenditoriali della regione. E’ quanto mostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, sulla base delle previsioni di occupazione delle imprese dell’industria e dei servizi per il I trimestre 2014. Nella regione Molise i contratti attivati in complesso nel primo trimestre dell’anno dovrebbero essere circa 860, il 16% in meno rispetto ai circa 1.020 dello stesso trimestre dell’anno precedente. Così come accade a livello nazionale, risultano in diminuzione sia le assunzioni dirette effettuate dalle imprese (-21%) sia i contratti atipici (-5%).
Nello specifico in questo trimestre i contratti attivati nella regione saranno costituiti per due terzi da assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (oltre 540 unità) e per un terzo (320 unità) da contratti atipici. Tra questi ultimi dovrebbero prevalere i contratti di collaborazione a progetto, con circa 150 assunzioni.
Proseguendo, quindi, la tendenza negativa che ha caratterizzato il 2013, nei primi mesi del 2014 è prevista una ulteriore riduzione dell’occupazione. Il “saldo” occupazionale atteso in Molise è infatti pari a circa -40 unità, sintesi tra 860 “entrate” di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, e 910 “uscite” (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi).
La componente penalizzata potrebbe essere quella del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nell’arco del trimestre, 540 assunzioni e 770 uscite, vale a dire circa 230 posizioni di lavoro in meno.
Questo calo è però parzialmente compensato da variazioni positive con riferimento alle altre modalità contrattuali, per le quali il numero di contratti attivati dovrebbe superare quello dei contratti in scadenza: +60 unità è il “saldo” previsto per i contratti in somministrazione (interinali), +100 quello delle collaborazioni a progetto e +20 quello degli altri contratti di lavoro indipendente (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita IVA).
Disaggregando i dati e considerando sempre sia il lavoro dipendente che quello atipico, in entrambe le province molisane si registrano andamenti occupazionali negativi: -20 unità circa a Campobasso e -30 circa ad Isernia.
Concentrando, poi, l’attenzione solo sulle assunzioni di lavoratori dipendenti (che rappresentano circa il 63% della domanda di lavoro totale espressa dalle imprese molisane), il 55% delle 540 assunzioni programmate in Molise nel 1° trimestre del 2014 si concentrerà nei servizi, circa 2 punti in più rispetto al trimestre precedente. Diminuisce quindi il peso dell’industria (costruzioni comprese), che non supererà il 45% del totale. Tra i servizi, prevalgono le attività dell’insieme degli “altri servizi”, con 170 assunzioni (il 32% del totale regionale). Seguono le attività collegate al commercio, con 70 assunzioni (12%) e quelle del turismo-ristorazione (60 unità, l’11%). L’industria concentrerà 140 assunzioni (il 26% del totale regionale) e le costruzioni 100, ovvero il 19%.
La componente giovanile potrebbe continuare, purtroppo, ad incontrare difficoltà nel reperimento di un lavoro in Molise. Infatti, in questo trimestre, la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni si attesta attorno al 27% del totale, circa 7 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Considerando anche le assunzioni per cui l’età non è un requisito importante e ipotizzando un ripartizione proporzionale fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani potranno raggiungere il 55% delle assunzioni totali, valore comunque inferiore al 69% del trimestre precedente.
Guardando al dettaglio delle singole figure professionali, al primo posto figurano gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con 90 assunzioni programmate (che in oltre 7 casi su 10 saranno “a termine”). Per queste professioni le imprese molisane non segnalano alcun problema di reperimento, pur richiedendo in quasi 9 casi su 10 una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione. Seguono, poi, il personale di segreteria e servizi generali, e i commessi e altro personale qualificato nella attività commerciali (entrambi i gruppi professionali con 50 assunzioni programmate e con poche difficoltà nel reperimento). Fra le principali professioni, subito dopo troviamo cuochi, camerieri e professioni simili (40 assunzioni programmate) e gli operatori dell’assistenza sociale e dei servizi sanitari (40 assunzioni programmate); per questi ultimi le imprese molisane non prevedono particolari problemi di reperimento pur richiedendo una esperienza lavorativa specifica a quasi l’82% dei candidati.
Un ultimo sguardo al titolo di studio conferma l’aumento della quota di laureati e diplomati richiesti pari al 50% del totale, circa 6 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente, ma comunque inferiore al 58% che si rivela a livello nazionale.
“I dati sull’occupazione sono dati allarmanti – spiega il Presidente vicario Amodio de Angelis – dati che da soli spiegano il grave periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Preoccupanti sono soprattutto i dati sull’occupazione giovanile, i nostri giovani, una generazione precaria e disoccupata, costretti in molti casi a trasferirsi per cercare fortuna altrove. Ma non è dal cupo pessimismo che si traggono le risorse per costruire un futuro migliore. Proprio per questo motivo mi piace ricordare che c’è una generazione di giovani che non si rassegna a lasciare la nostra regione per costruirsi un futuro né si arrende alla crisi, ma si rimbocca le maniche e guarda con coraggio al domani. Sono quei giovani under 35 che hanno deciso di tentare la carta dell’impresa scegliendo, come si diceva una volta, di mettersi ‘in proprio’, imprese giovanili caratterizzate da maggiore vitalità economica, che nel corso del 2013 hanno avuto effetto trainante su tutto il sistema imprenditoriale molisano.”