In Molise, nel secondo trimestre 2013 si contano 4.089 imprese giovanili registrate di cui 3.671 dichiarate attive, 362 risultano inattive, 42 in scioglimento o liquidazione e 8 con procedure concorsuali. Le iscrizioni di nuove imprese giovanili (pari a 219 su 543 totali) rappresentano il 40% circa delle iscrizioni e sono indice della maggiore vitalità di questa tipologia di imprese tornate a crescere dopo il grave periodo di crisi: ne sono dimostrazione anche il tasso di crescita (+4,17) il tasso di iscrizione (+5,57) e il tasso di cessazione (+1,40), tutti e tre migliori sia rispetto al primo trimestre dell’anno, sia rispetto allo stesso trimestre del 2012.
E le cose continuano ad essere positive anche nel confronto con i valori della ripartizione geografica di appartenenza, il Mezzogiorno, e con i valori dell’intero Paese. Infatti, soffermandoci solo sul tasso di crescita, esso risulta superiore a quello delle altre regioni del Sud (+3,23), dell’Italia (+3,64) e vicino a quello della ripartizione che ha fatto meglio nel secondo trimestre 2013, il Centro, con +4,24.
Quanto a incidenza delle imprese giovanili nel tessuto imprenditoriale, le regioni leader si confermano quelle della fascia meridionale, dove il Molise occupa la quinta posizione con una percentuale pari a 11,7%. Al primo posto la Calabria (15%), seguono la Campania (13,6%), la Sicilia (13,6%), e la Puglia (12,4%).
Scendendo nel dettaglio della regione, nella provincia di Campobasso, nel corso del secondo trimestre del 2013 si sono iscritte 158 imprese under-35 a fronte delle 42 cessazione al netto delle CDU (cessazioni operate d’ufficio). Il tasso di crescita è quindi positivo pari a +4,18, maggiore di quello registrato il trimestre precedente, ma anche rispetto a quello dello stesso trimestre di un anno prima. In provincia di Isernia nel corso del secondo trimestre 2013 sono 61 le nuove imprese iscritte a fronte delle 13 cessate. Il tasso di crescita, +4,15, è in linea con quello del capoluogo regionale comunque superiore alla media nazionale.
Da un’analisi per forme giuridiche, si continua ad osservare un aumento soprattutto delle forme imprenditoriali più complesse, come ad esempio le società di capitale che presentano sia una variazione positiva del numero totale di imprese registrate (differenza fra secondo trimestre 2013 e secondo 2012) di +95 imprese sia una variazione positiva del saldo demografico di +44, sintesi di 47 iscrizioni e 3 cessazioni non d’ufficio.
L’analisi delle nuove iscrizioni del secondo trimestre 2013 mostra come sia sempre il commercio ad attirare principalmente l’attenzione dei neo-imprenditori: 55 delle 100 iscrizioni (ovvero il 55% circa del totale) hanno interessato questo settore; sempre in termini assoluti si segnalano le 21 iscrizioni di imprese under-35 nel settore delle costruzioni (su 57 totali) e le 17 del settore turismo, su 37 totali.
I settori più tradizionali, quali il commercio, l’agricoltura e le costruzioni, sono quelli, invece, nei quali si concentra il maggior numero di imprese registrate under-35: 1.098 imprese “giovanili” nel commercio, 632 imprese nell’agricoltura e 570 nelle costruzioni.“In questi anni difficili, la propensione imprenditoriale dei giovani sta dando delle risposte concrete alla crisi e alla riduzione delle opportunità di lavoro” ha spiegato il Presidente Vicario dell’Unioncamere Molise Amodio De Angelis. “Dobbiamo far diventare i giovani i veri protagonisti di un nuovo modello di sviluppo che incoraggi l’innovazione, compatibile e sostenibile. Un esempio su tutti: l’agricoltura in Molise è al secondo posto dopo il commercio tra le attività imprenditoriali preferite dai giovani; ma per aggirare la crisi che sta investendo il settore primario bisogna innovare, darsi un obiettivo forte, scommettere sul futuro, usare un po’ di fantasia”.