Notaro ( Cisl): il 2018 potrebbe costituire l’anno di svolta per migliaia di lavoratori e giovani molisani

Secondo stime molto prudenti, il 2018 potrebbe davvero costituire l’anno di svolta per migliaia di giovani molisani. Potrebbero essere almeno 5 mila i nuovi contratti stabili incentivati in tre anni.

C’è un grande lavoro ancora da fare. Regione e parti sociali devono sentirsi impegnate a sensibilizzare imprese e lavoratori, a indirizzare le misure verso le fasce deboli del mercato (disoccupati lunga durata, persone con competenze ridotte e qualificazione inadeguata). Bisogna dare gambe ai percorsi formativi, integrare interventi nazionali e azioni locali, a partire dalla sperimentazione del contratto di ricollocazione. Non si può fare affidamento solo sulla spontaneità e sulla buona volontà degli operatori economici. Bankitalia segnala una piccola ripresa è in atto dove restano in sofferenza le imprese edili e quelle commerciali, aumentano le crisi temporanee d’impresa, scendono, ed è una buona notizia, quelle strutturali. Purtroppo prosegue la caduta delle esportazioni.

L’Osservatorio Inps che conferma la discesa degli interventi complessivi di cassa integrazione in Molise. Salgono solo l’ordinaria, a Campobasso e la deroga ad Isernia. Con la legge di bilancio 2018 il Governo conferma il percorso tutto italiano di agevolare direttamente le imprese per favorire l’inserimento lavorativo dei disoccupati, in particolare dei giovani NEET. La notizia buona è che la misura diventa strutturale, ma dobbiamo prendere atto che manca ancora la necessaria attenzione al potenziamento e alla riorganizzazione dei servizi del lavoro, struttura portante delle politiche attive. Bene anche l’introduzione del REI (Reddito d’inclusione) quale strumento di sostegno alla povertà. Il mercato del lavoro regionale è in movimento, offre più occasioni, ma non lavoro stabile, non si consolida, la preoccupazione è come chiuderà il 2017? Si fermerà la corsa dei contratti a termine? Le aziende molisane non sembrano aver rinunciato ai rapporti più stabili. Le previsioni dicono che 38 nuovi contratti su 100 saranno a tempo indeterminato (compreso l’apprendistato).

I preferiti restano tuttavia i rapporti a termine (47), mentre le collaborazioni (8) e soprattutto le somministrazioni (6) risultano meno utilizzate. Bisogna cogliere e integrare le misure in atto con quelle predisposte nella legge di bilancio 2017, dove per gli under 29 meridionali l’incentivo salirebbe al 100% per un solo anno (il 2018) grazie alla proroga del bonus Sud (per gli altri due anni lo sgravio resterebbe al 50%). Per i disoccupati senior l’incentivo sarà al 100% per un anno (fino a 8.060 euro). E’ vero che alcune misure sono state predisposte, che i bandi sono usciti, che la Madia comincia a dare i primi effetti positivi, quello che manca adesso è la fruibilità vera da parte di lavoratori e lavoratrici da ricollocare o collocare al lavoro.

Siamo lontani ancora dai numeri pre-crisi e il precariato ha ancora alti numeri. Rimane irrisolto il problema dei trasporti e bisogna affrontare in maniera più decisa la problematica della sanità molisana. Adesso bisogna davvero accelerare e noi siamo pronti a dare il nostro contributo come CISL a tutti i livelli dalle RSU alle federazioni e ai livelli nazionali per rendere concreto previo le opportunità create quanto costruito insieme nei vari tavoli, regionali e nazionali. Bisogna necessariamente per riuscire a centrare gli obiettivi, darsi tempi certi e con una programmazione condivisa per fare in modo che le opportunità create siano davvero propulsori per la ripresa.

La Cisl vuole che il tavolo di confronto con la Regione, Istituzioni e Parti Sociali, sia riattivato, per valutare provvedimenti e interventi, ma soprattutto per monitorarne gli effetti, su tutti i temi che ci preoccupano in regione oltre al tema centrale che è e rimane il lavoro.

Giovanno Notaro Cisl AbruzzoMolise

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