Secondo i dati del Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE, la regione
registra la peggiore performance a livello nazionale (-17,7%), di conseguenza la raccolta
complessiva crolla a 1.456 tonnellate. Il dato pro capite di 5,03 kg/ab la fa slittare al 15°
posto nella classifica nazionale. A determinare il risultato il venir meno di oltre il 50% della
raccolta proveniente dalla provincia di Isernia, in particolare di frigoriferi e lavatrici.
Nel 2024 la regione Molise ha raccolto 1.456 tonnellate di
rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). È quanto emerge dal
Rapporto regionale realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che
sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro
presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla
distribuzione, e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Il risultato è in calo del 17,7% rispetto al 2023, pari a 313 tonnellate in meno avviate a
corretto riciclo. Si tratta di una vera e propria battuta d’arresto per la regione che registra la
peggiore performance in tutto il Paese e risulta in netta controtendenza rispetto alla
crescita conseguita a livello nazionale (+2,5%). Il risultato particolarmente negativo
conferma la regione al penultimo posto nella classifica nazionale per volumi complessivi.
In forza di un calo sempre a doppia cifra (-17%), la raccolta pro capite scende a 5,03 kg
per abitante, ben al di sotto della media italiana (6,07 kg/ab), di conseguenza il Molise
passa dal dodicesimo al quindicesimo posto nella classifica nazionale.
Raccolta per raggruppamenti
A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto
evidenzia che il calo a doppia cifra dei volumi regionali è stato determinato dalla
diminuzione dei quantitativi di tre dei cinque raggruppamenti: freddo e clima (R1), Tv e
monitor (R3) e sorgenti luminose (R5): R1 perde il 35,2%, pari a 266 tonnellate in meno
rispetto al 2023, e scende a 492 tonnellate avviate a riciclo, R3 flette del 38,4% (146 in
meno), per un totale di 235 tonnellate; R5 registra un decremento del 14,8% e si attesta a
5 tonnellate.
Va evidenziato che la performance di freddo e clima è da ritenersi ancora più negativa se
si considera che il risultato di R1 a livello nazionale cresce del 3,3%. Al contrario,
l’andamento di Tv e monitor è peggiorativo ma rispecchia il trend nazionale (-10,9%) che
va letto come calo fisiologico ancora legato alle perturbazioni del mercato dovute allo
switch off del segnale digitale.
Diametralmente opposti invece i risultati dei restanti raggruppamenti: grandi bianchi (R2)
cresce a doppia cifra (+26,1%) per un totale di 423 tonnellate avviate a corretto riciclo,
molto più contenuto (+4,4%) l’incremento di piccoli elettrodomestici ed elettronica di
consumo (R4) che si attesta a 302 tonnellate.
Raccolta province
La perdita dei volumi regionali si concentra nella provincia di Isernia la cui raccolta perde
oltre la metà dei quantitativi raccolti nel 2023 (-55,1%) e si riduce a 302 tonnellate.
Questo risultato si traduce in un dato pro capite di 3,81 kg/ab (-54,4%) che fa crollare la
provincia dal 17° al 90° posto della classifica nazionale.
A determinare la performance negativa sono soprattutto la raccolta di lavatrici (R2) che
risulta dimezzata (-54,2%) rispetto alla media regionale (1,46 kg/ab) e quella di frigoriferi
(R1) che perde il 72,4% dei volumi avviati a riciclo nel 2023.
Migliora invece il risultato della provincia di Campobasso la cui raccolta cresce del 5,3%
e raggiunge le 1.154 tonnellate, quantitativo che si traduce in una raccolta pro capite di
5,50 kg/ab (+6,2%).
Raccolta per tipologia di siti
La normativa RAEE prevede che la raccolta dei rifiuti tecnologici sia di competenza dei
Comuni – che devono mettere a disposizione dei cittadini le isole ecologiche – sia dei punti
vendita che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che in
Molise oltre l’80% della raccolta regionale viene effettuata presso i centri di raccolta
comunali (CdR), la parte residua presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione
(LdR), risultato leggermente inferiore alla media nazionale (22%).
“Nel 2024 il Molise ribalta completamente il risultato raggiunto nel 2023: dalla miglior
variazione positiva a livello nazionale passa alla peggiore” commenta Fabrizio Longoni,
direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “A determinarlo, la perdita di
volumi di raccolta della provincia di Isernia che registra il peggior risultato pro capite degli
ultimi anni dopo lo slancio dell’anno precedente. Il risultato è completamente influenzato
dalle attività di un punto di raccolta collocato in un impianto di trattamento dei RAEE. Al
contrario, la provincia di Campobasso migliora la propria performance e sembra disporre
di una rete di raccolta più strutturata e capillare. Auspico che questo esito non sia un
episodio sporadico, ma il primo di una serie di iniziative strutturate che la possa portare già
nell’anno in corso ad allinearsi almeno al risultato medio nazionale. Invito quindi le
istituzioni e le autorità della regione a considerare momenti formativi in materia di gestione
dei RAEE, maggiori controlli da parte degli organi preposti, iniziative di sensibilizzazione
dedicate ai cittadini e investimenti nell’attività di microraccolta come le principali leve per
iniziare o proseguire la scalata verso i risultati attesi”.
A questo link Rapporto Molise 2024 – CdC RAEE | Centro di Coordinamento RAEE il
Rapporto RAEE 2024 in Molise.