Mutui e finanziamenti proposti sui social e sul web, aumentano le truffe

A cura di “Sportello dei Diritti”.

Approfittano del bisogno di denaro e di liquidità dei cittadini per sparire poi con un anticipo sull’attività d’intermediazione che in realtà non è svolta o semplicemente per sottrarre dati personali o bancari. Utilizzano i social per promuovere l’accesso al credito con mutui e finanziamenti a condizioni a dir poco vantaggiose che traggono in inganno una platea sempre più crescente di utenza.

È questa una delle ultime frontiere delle truffe online adottate dai nuovi criminali del web che anche la Polizia Postale ha voluto segnalare con un post sulla propria pagina Facebook Commissariato di PS Online – Italia per rilanciare l’aumento costante delle denunce ricevute e per invitare la cittadinanza alla massima prudenza quando si vuol stipulare un mutuo o richiedere un finanziamento e si fanno ricerche in rete o si clicca sui banner pubblicitari di questo tipo che ormai ci bersagliano continuamente sui social. È questo il testo del messaggio lanciato dalla Polizia Postale: “Sono diverse le segnalazioni di truffe ai danni di utenti che attirati da banner, che compaiono sulle pagine web durante la comune navigazione, offrono mutui a condizioni vantaggiose.

Dobbiamo prestare attenzione a questo tipo di offerte cercando di rivolgere le nostre istanze di mutuo a istituti di credito o finanziari autorizzati allo svolgimento di attività bancarie e finanziarie. Possiamo accertarci di questo accedendo ad una speciale sezione del sito ufficiale della Banca d’Italia raggiungibile a questo link https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/albi-elenchi/. Insomma, per Giovanni D’Agata presidente dello Sportello dei Diritti, è utile e imprescindibile verificare sempre se gli intermediari del credito, i promotori e le banche cui ci rivolgiamo risultano essere inseriti negli elenchi della Banca d’Italia. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Giovanni D’Agata

 

 

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