MEF/ Redditi, il Nord doppia il Sud

Sulla base dei dati elaborati dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ‘Statistiche sulle dichiarazioni fiscali, analisi dei dati Irpef anno d’imposta 2016’, risulta un enorme il divario tra Nord e Sud in termini di ricchezza, il 44,2% dei redditi in più si evidenzia nelle regioni settentrionali.
L’Italia è sempre divisa e lo spazio tra Nord e Sud è tanto, troppo. Il reddito medio si attesta sui 20.940 euro annui, in base al 2016, ma la differenza tra le regioni del settentrione e quelle meridionali si fa sentire.
La ricchezza italiana non è divisa in maniera omogenea, basandosi sui dati del 2016, il reddito medio è di 20.940 euro annui ma la diversità tra Nord e Sud fa ancora da padrona: mentre al Nord, si parla di 23.860 al Sud la cifra è di 16.550 euro, in parole semplici il 44,2% dei redditi in più arriva dalle regioni settentrionali.
Il reddito più alto è segnalato al Nord Ovest con 23.860, seguito dal Nord Est con 22.420 euro e il Centro con 21.780, per le Isole si parla di 16.383 euro, al Sud, invece, la dichiarazione dei redditi media arriva a 16.660,
In base al report in oggetto, i cittadini del meridione dichiarano il 21% in meno, seguiti dagli isolani col -20,4%.
I cittadini del Nord Est hanno visto crescere di 360 euro il reddito, a seguire quelli del Centro con 257 euro in più, mentre gli abitanti del Nord Ovest hanno osservato una crescita di 225 euro in più .
Al sud e nelle isole la crescita è stata pari a 167 e 175 euro rispetto all’anno precedente.
La regione col reddito dichiarato più alto è la Lombardia con 24.750 euro, seguita dalla provincia di Bolzano con 23.450. Dal lato opposto c’è la Calabria con il reddito medio dichiarato di 14.950 euro dunque una differenza del 65,5%.
Questi dati in sostanza confermano sempre di più il divario nel nostro paese tra le regioni “più ricche e più povere” d’Italia. Si tratta purtroppo di una realtà rappresentativa di come la ricchezza italiana è troppo divisa geograficamente e tale divario si accentua sempre di più.
Alfredo Magnifico

Commenti Facebook