Nella circolare diramata dal Miur il 4 ottobre 2018 ci sono le conferme di due novità , ovvero l’assenza dell’alternanza scuola lavoro dall’orale e la non rilevanza del test Invalsi per l’ammissione. Confermati anche i voti delle prove (20 punti massimo per primo, secondo scritto e orale) e il peso dei crediti – che passano da 25 a 40. Ma il Miur, per il nuovo esame di Stato, ha ripensato completamente la prima prova 2019, che cambia radicalmente e introduce nuove tipologie di tracce.
La prima prova di maturità 2019 è quella che ha subito più cambiamenti delle altre.
La prima prova scritta della maturità 2019 si terrà il 19 giugno e servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche dei maturandi. Il Miur proporrà agli studenti 3 tipologie di elaborato – fino all’anno scorso erano 4 – e 7 tracce diverse: ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
-La prima novità dello scritto di italiano riguarda la tipologia A, l’analisi del testo. Il Miur proporrà quest’anno due tracce di due autori diversi, scelti a partire dal periodo storico dell’Unità d’Italia, come anticipato mesi fa dal Ministero dell’Istruzione.
–La tipologia B consiste, invece, nell’analisi e produzione di un testo argomentativo. La traccia chiederà agli studenti una interpretazione e una riflessione del documento proposto.
-Per quanto riguarda la tipologia C, invece, il Miur proporrà tracce vicine alle esperienze di studenti e studentesse.
La seconda prova scritta riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Con la circolare si forniscono alle scuole le prime indicazioni sulla seconda prova, con una novità: saranno previste, secondo la nuova normativa vigente, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Le griglie ci saranno anche per la correzione della prova di italiano. Con questa misura si cerca probabilmente di far fronte alle polemiche che ogni anno vedono contrapposte le scuole del Nord e del Sud a causa della disomogeneità dei voti.
Nella circolare del Miur è scritto che la seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Questo significa, ad esempio, che al Liceo Scientifico – come era stato anticipato – la seconda prova potrebbe coinvolgere sia Matematica che Fisica.
I requisiti per poter essere ammessi alle prove:
-aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto;
-avere il 6 in ciascuna disciplina (Il Consiglio di classe potrà consentire l’accesso anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta).
-avere la sufficienza nel comportamento.
NON SARANNO REQUISITI D’ACCESSO: né la partecipazione della prova nazionale INVALSI né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro.
Credito Scolatico
Si darà più peso al percorso di studi:
il credito maturato negli ultimi 3 anni varrà fino a 40 punti su 100 (prima valeva 25 punti su 100). Per chi fa l’Esame ci sarà un’apposita comunicazione, entro gli scrutini intermedi, sul credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito in base alle nuove tabelle.
Ci sono novità anche per il voto d’esame.
Il giudizio finale resterà in centesimi ma sarà dato più valore all’andamento scolastico durante gli ultimi tre anni di superiori: i crediti scolastici che gli studenti possono accumulare passano infatti da 25 attuali a 40.
Dato che il terzo scritto sarà abolito cambieranno anche i punteggi da assegnare alle prove: mentre prima era previsto un punteggio massimo di 15 punti per ognuno dei tre scritti e un massimo di 30 punti per l’orale, a partire dalla maturità 2019 è prevista l’assegnazione di un massimo di 20 punti sia per la prima prova sia per la seconda prova e di 20 punti per il colloquio.