Chi ha assistito alla scena parla di una situazione prossima allo scontro fisico. Da un lato il presidente della regione, Frattura con la dirigenza regionale di settore, dall’altra i vertici di Neuromed e Cattolica. Frattura aveva appena comunicato alle due strutture di eccellenza della sanità molisana (con una capacità attrattiva di pazienti da tutte le regioni d’Italia) che per l’anno in corso e per i successivi era prevista una decurtazione di fondi superiore al 30% del budget programmato. Motivo di tale drastico taglio? Semplice. Non ci sono soldi. E invitava quindi le due strutture a firmare le rispettive convenzioni. Le reazioni ovviamente sono state di incredulità prima, di rabbia e sconcerto poi. La riunione, dopo le scintille manifestate a caldo, si chiudeva su un nulla di fatto. Di corsa si riunivano i vertici dei due istituti che, stando al tam tam, sono decisi ad andare ad uno scontro diretto con Frattura, ritenendo impossibile la sopravvivenza stessa delle due aziende con il budget così ridimensionato, peraltro a dicembre per l’anno 2015. Morale della favola: se continua così e se la ragionevolezza non prenderà il sopravvento i pazienti molisani e italiani al primo gennaio 2016 avranno l’ennesima bella sorpresa per la loro salute: le porte di Neuromed e Cattolica resteranno chiuse (p.c.)
Lite con Frattura: Neuromed e Cattolica verso la chiusura
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