L’Istat, nel rapporto su:”Gli anziani e la loro domanda sociale e sanitaria” rileva che su una popolazione di circa 6,9 milioni di over 75, quasi la metà, oltre 2,7 milioni di anziani presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona; tra questi 1,2 mln non possono contare su un aiuto adeguato, inoltre manca il supporto sociale, hanno bisogno di sostegno, subiscono sfavorevoli condizioni abitative e difficili condizioni economiche.
100 mila di questi anziani risultano essere completamente soli, poveri in risorse sociali e relazionali, senza alcun aiuto, con problemi motori, con gravi limitazioni nelle attività di cura e strumentali della vita quotidiana e si collocano nella fascia più bassa della distribuzione dei redditi, dunque, prossimi candidati ad affollare ospedali, RSA e case di riposo.
Inoltre ben 638.913 persone, vivono con conviventi anziani (372.735), (14,7%), o vivono in abitazione da soli o molto spesso con un coniuge anziano e percepiscono la mancanza di un adeguato supporto.
Manca l’offerta di sostegno da parte dello Stato, non hanno la possibilità di pagarsi un aiuto privato e con l’impossibilità di accedere a servizi a pagamento per avere assistenza.
Sostenerli in tutti i modi nelle loro abitazioni, anche attraverso un robusto supporto sociale ed economico, consentirà di rispondere agli effettivi bisogni di questi anziani, a garanzia del diritto pienamente esigibile all’assistenza, secondo il principio dell’equità sociale che oltre ad assicurare loro una migliore qualità di vita, permetterà di evitare che la condizione di svantaggio si trasformi ed esploda come domanda sanitaria dalle dimensioni insostenibili.
Alfredo Magnifico