La recente relazione di Mario Draghi, pubblicata il 9 settembre 2024, ha messo in
luce le gravi criticità che affliggono la regione Molise nel contesto della competitività
europea. Draghi, una fonte autorevole e rispettata, ha evidenziato come la
stagnazione economica e le difficoltà nel settore dell’innovazione e della produttività
stiano frenando lo sviluppo della regione .
Draghi non si è limitato a diagnosticare i problemi, ma ha anche indicato la strada
da percorrere per superare queste criticità. Ha sottolineato l’importanza di
concentrare le attenzioni e i finanziamenti su settori chiave come l’innovazione
tecnologica, le infrastrutture e il capitale umano . Solo attraverso un impegno deciso
in queste aree, il Molise potrà sperare di recuperare il terreno perduto e competere
efficacemente a livello europeo.
Come CISL Molise, ci auguriamo che le istituzioni e le forze politiche prendano
seriamente in considerazione quanto riportato da Mario Draghi. È inammissibile
che, quando si è in maggioranza, si dichiari che tutto va bene, mentre in
opposizione si denunci che nulla funziona. I molisani sono stanchi di questo teatrino
politico.
Le criticità e le linee guida evidenziate da Draghi sono anni che la CISL Molise
ribadisce con garbo e discrezione, ma finora si continua a fare orecchie da
mercanti. Se alcune cose vanno bene, si possono sempre migliorare. Se le cose
vanno male, bisogna sempre migliorare. Questo è l’invito che la CISL Molise lancia
da mesi. È inammissibile continuare a lanciare provocazioni quotidianamente senza
che nessuno faccia nulla per risolvere i problemi.
La CISL Molise chiede un impegno concreto e immediato per affrontare le criticità
evidenziate nel rapporto Draghi e per avviare un percorso di sviluppo sostenibile e
inclusivo per la nostra regione.
Il Segretario della CISL Molise
Antonio D’Alessandro