Il messaggio del capo dello Stato per la 74esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro: è chiaro«L’Italia rivolge il pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro. Oggi è un giorno di riflessione, ricordo e di rinnovato impegno. La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la Repubblica».
Il monito del Quirinale arriva in occasione della 74esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. «Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora la sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana».
L’ultimo rapporto Inail allarma: i morti aumentano, infatti, nei primi otto mesi sono già 680 gli infortuni mortali nei primi otto mesi del 2024.
Salgono infatti le denunce di infortunio, decessi e malattie professionali. Le denunce di infortunio presentate all’Inail nel 2023 sono stati oltre 590 mila (-16,1% rispetto ai circa 704 mila del 2022), di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022), nei primi otto mesi del 2024 sono state 386.554 (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 e -20,2% rispetto agli otto mesi del 2022), con aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro.
I 680 casi mortali indicano un +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, l’incidenza sul totale degli occupati Istat (dati provvisori), sottolinea l’Inail, è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-11,1%) sia per i decessi (-5,1%), mentre rispetto al 2023 è -1,2% per i primi e +1,1% per i secondi. In aumento del 21,3% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 58.857.
Il capo dello Stato, inoltre sottolinea: «Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità. Rinnovo oggi la vicinanza della Repubblica alle famiglie di quanti hanno perso un proprio caro a causa di incidenti sul lavoro e un sentito apprezzamento alle attività dell’Anmil, che da decenni contribuisce a promuovere la cultura della sicurezza, dando voce alle vittime e fornendo sostegno alle loro famiglie in momenti di grande difficoltà. Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili».
Il monito del Capo dello stato non lascia vie di fuga e non lascia spazio a inutili interpretazioni o ambigui sotterfugi.
Il vero problema della sicurezza sul lavoro non è né la carenza di formazione, ne i contratti firmati da sindacati che qualcuno ritiene impropriamente non rappresentativi, teoria esplicitata fino all’inverosimile da chi ha fatto della formazione la mangiatoia senza fondo.
Il vero problema sono appalti, sub- appalti. appalti a cascata che non lasciano spazio al rispetto delle norme minime di sicurezza.
Alfredo Magnifico