L’addizionale regionale è un’imposta, dovuta alla regione di residenza, e calcolata sul reddito complessivo, determinato ai fini del pagamento dell’IRPEF stessa. Ogni regione e Provincia autonoma definisce le specifiche aliquote IRPEF in vigore per i propri contribuenti, entro i limiti fissati dalle leggi italiane e, dal 2015, al fine di differenziale le aliquote previste per la stessa addizionale regionale IRPEF, le regioni stesse hanno l’obbligo di fare riferimento agli scaglioni di reddito IRPEF . Irpef 2015 è dunque maggiorata, aumenti delle addizionali per tutti, a prescindere dalle fasce di reddito, se giustificato dall’esigenza di tutelare la sanità. E’ questo in sintesi il contenuto della Risoluzione 5/DF del Dipartimento delle Finanze, dello scorso 15 Giugno 2015, nella quale viene chiarito che, per le regioni sottoposte a piani di rientro del deficit sanitario, l’incremento fisso dello 0,30% dell’aliquota dell’addizionale regionale IRPEF dovrà essere applicato su tutti gli scaglioni di reddito, senza la possibilità di prevedere esenzioni per i cittadini meno abbienti, ovvero per i contribuenti con un reddito inferiore ai 15000 euro annui, secondo la disposizione dall’art. 2, comma 86, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 in base alla quale questa situazione comporta : “L’incremento nelle misure fisse di 0,15 punti percentuali dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive e di 0,30 punti percentuali dell’addizionale all’IRPEF rispetto al livello delle aliquote vigenti, si applica su tutti gli scaglioni di reddito”.
Addizionali regionali IRPEF regione per regione
E’ stata introdotta una sola aliquota per l’addizionale IRPEF nelle seguenti regioni:
Abruzzo: 1,73%
Calabria: 1,73%
Campania: 2,03%
Sardegna: 1,23%
Sicilia: 1,73%
Trento: 1,23%
Bolzano: 1,23%
Valle D’Aosta: 1,23%
Veneto: 1,23%
-Nel caso del Lazio le aliquote passano da 3 a 2 e la più alta viene aumentata dell’1% passando da 2,33% a 3,33%.
-Nel caso del Piemonte vengono mantenute 5 differenti aliquote, anche se l’aliquota massima viene elevata dell’1% e passa così dal 2,33% al 3,33%.
-Vengono mantenute 5 differenti aliquote, modulate sugli scaglioni di reddito IRPEF, sostanzialmente invariate rispetto al 2014 nelle seguenti altre regioni: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria.
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