“Le risposte ai questionari on line sul piano “labuonascuola” devono essere rese pubbliche, non possono restare nelle segrete stanze del presidente del Consiglio e del Miur. Se il governo non rispetta il principio di trasparenza, tanto declamato da Renzi sin dall’inizio del suo insediamento a Palazzo Chigi, la consultazione telematica rischia di diventare una farsa”. E´ quanto dichiara Michele Paduano, coordinatore regionale della Gilda degli Insegnanti. Manca chiarezza sul numero di visite al sito predisposto dal governo e di questionari compilati perché non ci sono dati ufficiali messi nero su bianco. Le uniche cifre disponibili sono quelle comunicate da Renzi nei suoi video e dal ministro Giannini durante le interviste. Secondo fonti giornalistiche – prosegue Paduano – i questionari compilati sarebbero circa 30 mila, un flop se si considera che i cittadini potenzialmente interessati al piano del governo sarebbero 8 milioni tra insegnanti, famiglie e alunni. La vera consultazione – conclude il coordinatore regionale della Gilda – è quella che stiamo portando avanti noi con le assemblee nelle scuole a cui stanno partecipando migliaia di insegnanti, impegnati ogni giorno nelle aule con gli studenti a fare davvero la buona scuola”.
“Labuonascuola”: Gilda, le risposte sulla consultazione on line siano trasparenti
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