La Gen Z: stressati, depressi e con paura del futuro

L’ultimo sondaggio APA Stress in America si concentra sulle preoccupazioni dei giovani di età compresa tra 15 e 21 anni, la così detta “Generazione Z”, ed è soprattutto nelle persone nate tra il 1997 e il 2012, ha riscontrato che stanno lottando strenuamente in ogni ambito della loro vita, mettendo a rischio il loro benessere fisico, sociale, mentale e finanziario.

Dal sondaggio è emersa una gioventù molto più stressata, depressa, isolata a “bruciata” rispetto ai giovani delle altre generazioni.

La generazione Z si autodefinisce meno felice, meno di successo e meno impegnata, ma soprattutto più ansiosa e sopraffatta rispetto a chi aveva la loro stessa età una decina di anni prima.

Parafrasando dante Alighieri «Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia» questo nel 1490. Ed ecco che diversi secoli dopo,  il pregiudizio rimane; forse arrivati a una certa età-avanzata- nel ripensare al tempo che fu siamo convinti che essere giovani sia sinonimo di spensieratezza e di felicità.

La giovinezza, oggi sembra sia diventata un momento critico nella vita delle persone, perché espone a insicurezze e problemi sconosciuti e fa misurare con la paura di affrontare le cose, per non avere gli strumenti giusti a disposizione.

Il benessere psicofisico generale è diminuito sensibilmente rispetto al passato, con un calo del 6%  rispetto anche all’anno scorso e di molto inferiore rispetto al punteggio raggiunto da un gruppo di età simile cinque anni fa.

Ai Componenti della Gen Z se si chiede come ci si sente, solo uno su tre risponderà di godere di un ottimo benessere generale, il 10% in meno rispetto ai giovani della generazione precedente.

In generale, i giovani lavoratori di oggi sono molto più stressati rispetto al passato, soprattutto rispetto ai cosiddetti Boomer, cioè nati tra il 1946 e il 1964.

La Generazione Z non sta andando nella giusta direzione,lo studio ha dimostrato che la salute olistica generale di tutte le generazioni è in calo, ma nel caso della Gen Z i dati sono un po’ più allarmanti.

I membri della Generazione Z sono inoltre più stressati rispetto agli adulti in generale per altre questioni di cronaca, come la separazione e l’espulsione di famiglie di immigrati e migranti (il 57% della Generazione Z rispetto al 45% di tutti gli adulti ha dichiarato che la questione è una fonte significativa di stress) e le denunce di molestie e aggressioni sessuali (53% rispetto al 39%), poichè sono evidenti i problemi finanziari: i giovani danno molto peso ai loro oneri finanziari, perché cercano di risparmiare soldi in un’epoca in cui tutto costa molto di più. Per questo motivo c’è anche un aumento di ansia, stress e depressione.

Per la Generazione Z gli obiettivi finanziari riguardano principalmente le assicurazioni, i viaggi per lavoro e il risparmio.

Un altro sondaggio rileva che dei lavoratori della Generazione Z, uno su dieci rifiuta le offerte di lavoro perché non può permettersi di viaggiare e di fare il pendolare. In alcuni casi è faticoso permettersi anche gli abiti giusti per lavorare, e che il 60% delle donne e il 45% degli uomini della Generazione Z teme che il costo della vita possa avere un impatto negativo sulla pianificazione di un futuro finanziario stabile.

Un altro studio rileva che il 38% della Gen Z sta vivendo una specie di crisi di mezza età causata da oneri finanziari, che li sta portando a non credere più nel futuro o nella speranza di avere una vera e propria indipendenza economica e lavorativa; comprarsi una casa, mettere su famiglia, costruirsi un futuro sembrano chimere.

Per molti di questi giovani, è importante dare valore alla cultura aziendale in cui ci si trova: gli Zoomers ( Gen Z) preferiscono accettare proposte di lavoro da aziende che hanno un’etica in linea con la propria.

Il consiglio di un anziano fare piccoli passi o cose molto semplici per provare ad alleviare lo stress, tipo: trascorrere del tempo fuori casa, chiamare un amico, limitare l’uso del cellulare o dei social, condividere le proprie paure con chi ci sta vicino, ricercare soluzioni creative per risparmiare denaro.

Alfredo Magnifico

Commenti Facebook