Nessuna proroga. Questo è certo. Dal primo gennaio 2019, la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per imprese e liberi professionisti, fatta eccezione per coloro che si trovano nel regime dei minimi/forfettario.
Il nuovo sistema informatico dovrebbe rendere più agevole la gestione delle fatture, sia per quanto riguarda la raccolta che l’archiviazione, fino alla consultazione delle stesse che, una volta emesse, saranno automaticamente recapitate al destinatario da un servizio dell’Agenzia delle Entrate.
Il passaggio alla nuova fatturazione, però, potrebbe risultare complesso, anche perché prevede diverse regole.
Di tutto questo se ne è parlato al convegno organizzato, al Centrum Palace di Campobasso, da Confprofessioni Molise.
Come spiegato dal presidente della Confederazione, Riccardo Ricciardi – “dopo la registrazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate si potrà consultare nell’area riservata la documentazione di interesse. Una vera e propria piattaforma al servizio dell’utente. Prevista, inoltre, una applicazione che consentirà di inviare documentazione per mezzo di device (smartphone, ipad…). C’è poi l’obbligo di conservazione dei dati, argomento trattato in uno specifico manuale. Dunque, parole d’ordine: sburocratizzazione, velocità, trasparenza, sicurezza della e nella archiviazione ed abbattimento dell’uso del cartaceo”
Inevitabile un passaggio sull’importanza del file XML utilizzato dalle applicazioni di gestione. E’ necessario per facilitare la gestione dei dati sia durante i cicli attivi che durante quelli passivi, cioè nella emissione che nella ricezione.
“La decisione di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica – ha sottolineato il
commercialista Antonio Pietrarca – nasce dall’esigenza di contrastare l’evasione fiscale. Non sarà semplice adattarsi al nuovo sistema ma in caso di mancato utilizzo del formato elettronico, nei modi e nei tempi indicati dalla normativa, scatteranno delle sanzioni. Certo è che prima di scegliere il software di gestione da installare bisogna capire bene la tipicità della propria attività, sia in termini di emissione che di accettazione delle fatture. La soluzione migliore, almeno nella prima fase, è quella di affidarsi al professionista di riferimento che sarà delegato ad utilizzare il sistema di gestione ed emettere i documenti digitali assumendosene la responsabilità”