In un contesto regionale che si mantiene negativo, data la perdita di 1.420 posti di lavoro che emerge dal bilancio tra entrate (2.630) ed uscite (4.040) previste e la consistente riduzione della domanda di lavoro da parte delle imprese (2.690 le entrate programmate nel 2012 a fronte delle 2.630 previste per il 2013), si registra un innalzamento della richiesta di scolarità, che si collega all’aumento dell’incidenza di figure intermedie. La quota dei laureati sul totale degli assunti, infatti, si mantiene al 6% del 2012, mentre quella dei diplomati passa dal 26 al 39% di quest’anno.
Dall’ultima indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle imprese, delle 2.630 assunzioni programmate nel 2013 in Molise, circa 160 saranno destinate a persone laureate, quasi 1.030 a diplomati della scuola secondaria superiore, 570 a persone in possesso della qualifica professionale e 870 a figure a cui non verrà richiesta una formazione scolastica specifica. Laureati e diplomati insieme detengono, quindi, il 45% delle assunzioni programmate nella regione per il 2013, quota inferiore di quasi 9 punti rispetto alla media nazionale e di quasi 7 a quella del Sud e Isole.
L’aumento dell’incidenza di laureati e diplomati che si registra in Molise si accompagna a un’analoga crescita degli “spazi” riservati a coloro che hanno conseguito una qualifica professionale (la cui quota sulle assunzioni totali passa dal 10 al 22%), a scapito di chi non ha una formazione scolastica specifica (passati dal 59 al 33%).
Oltre alla formazione scolastica, è stato chiesto alle imprese di indicare quali fossero le competenze “aggiuntive” che esse ritengono importanti, oltre a quelle specifiche della professione, al fine di svolgere adeguatamente le mansioni previste.
Fra queste, quella che le imprese molisane considerano più importante quando assumono personale laureato e diplomato è l’abilità nel gestire i rapporti con i clienti, che viene indicata come “molto importante” nel 40% delle assunzioni programmate. Nelle posizioni successive, con un numero di segnalazioni attorno al 30-32% figurano la capacità comunicativa, la capacità di lavorare in autonomia, la capacità di lavorare in gruppo e la flessibilità e capacità di adattamento.
Appaiono invece poco rilevanti le abilità creative e di ideazione, indicate come molto importanti solo nel 7% dei casi, e le capacità direttive e di coordinamento (7%). Queste ultime vengono in genere richieste solo alle figure che avranno funzioni dirigenziali, che sono caratterizzate da una bassa rotazione e per le quali le assunzioni previste sono tradizionalmente poco numerose.
Analizzando poi le figure professionali più richieste emerge che nel 2013 in Molise, le assunzioni di figure high skill, ossia dirigenti, specialisti e tecnici, si attesteranno a circa 200 unità, pari all’8% del totale, quota di 9 punti inferiore alla media nazionale.
Le assunzioni di figure di livello intermedio saranno circa 1.290, per una quota pari al 49% del totale (contro una media nazionale del 46%). Di queste, quasi 400 saranno impiegati (il 15% del totale) e 900 saranno figure tipiche del commercio e dei servizi (34%).
Le restanti 1.140 assunzioni previste riguarderanno figure di profilo più basso, la cui quota sarà pari al 44% (37% la media nazionale). Di questo gruppo faranno parte circa 800 figure operaie (il 31% del totale) e 330 figure generiche e non qualificate (13%).
Al fine di dare una risposta, poi, alle richieste delle imprese è necessario integrare la formazione scolastica e universitaria con quello della formazione on the job, valorizzando così tutte quelle modalità che avvicinano i giovani alla realtà delle imprese, attraverso, ad esempio, percorsi di alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini formativi.
Nel 2012, così come nell’anno precedente, le imprese molisane hanno svolto una diffusa attività di formazione mediante corsi specifici a favore dei propri dipendenti. Tuttavia, presumibilmente per effetto della crisi, la quota di imprese che hanno svolto corsi di formazione ha visto una diminuzione: nel 2012 essa è stata pari al 28%, contro il 34% del 2011.
I dipendenti che hanno partecipato a corsi di formazione nel 2012 sono stati, a loro volta, il 31% del totale (a fronte del 27% in media nel Mezzogiorno e del 31% a livello nazionale).
Un’ulteriore modalità formativa delle imprese consiste nell’ospitare tirocinanti e stagisti, in genere giovani che stanno concludendo o hanno appena concluso il percorso di studi. Il tirocinio / stage è però anche uno strumento per selezionare possibili candidati per futuri inserimenti in azienda.
Nel 2012 il 13% delle imprese molisane ha sfruttato questa opportunità (una quota appena inferiore alla media dell’intero Paese ma superiore a quella del Sud e Isole), accogliendo per periodi di diversa estensione 1.250 stagisti e tirocinanti, un numero che torna ai livelli del 2010, dopo il calo del 2011.I bollettini completi, a dettaglio regionale e provinciale, sono consultabili e scaricabili dal sito web Starnet.Unioncamere, la rete degli uffici studi e statistica delle Camere di Commercio, nella sezione riguardante il Molise al seguente link:
http://www.starnet.unioncamere.it/Excelsior_6A322B304