La direttiva 2006/123/CE, conosciuta come Direttiva Bolkestein è una direttiva dell’Unione Europea relativa ai servizi nel mercato europeo comune, presentata dalla Commissione europea nel febbraio 2004, ed approvata ed emanata nel 2006. Venne così detta da Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi, che ha curato e sostenuto questa direttiva.L’obiettivo della direttiva è favorire la libera circolazione dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i vari Paesi.
Il nostro paese è stato oggetto di una sentenza del 2016 della Corte Europea, che obbliga a mettere a gara le concessioni sulle spiagge italiane altrimenti prorogate automaticamente fino al 2020. La stessa direttiva interessa sia i balneatori che gli ambulanti. Ed infatti le proteste degli ambulanti riguardano anche questo punto della direttiva e del suo provvedimento di recepimento, ossia l’obbligo di messa al bando delle concessioni in scadenza di spazi pubblici e beni demaniali. Dopo varie proteste e sit in, si è arrivati ad un primo risultato. Una tregua per gli ambulanti, fino al 31 dicembre 2018, questo quanto prevede l’articolo 6, comma 8 del Dl 244/2017 convertito il 23 febbraio 2017 definitivamente in legge con modifiche. Ciò significa che entro la fine del 2018 le amministrazioni interessate sia Comuni che Regioni devono avviare le procedure di selezione pubblica, ma non possono alterare lo stato di fatto, cioè le «concessioni in essere».
Per «concessioni in essere» vanno intese quelle comunque utilizzate, purché non ritirate per effetto di sanzioni. Si tratta di una proroga simile a quella delle concessioni demaniali balneari, cioè finalizzata all’allineamento delle scadenze per generare situazioni uniformi.
Questo risultato però non piace e non viene accettato. Anche Confimpresaitalia, che anche mercoledì 15 marzo sarà presente al fianco degli ambulanti ed altre sigle nazionali. “Questo risultato, seppur arrivato dopo tante proteste, non è ciò che noi avevamo chiesto. – afferma Luigi Zappone presidente provinciale di Campobasso e membro del consiglio nazionale di Confimpresaitalia. – Lodevole l’interessamento di alcuni parlamentari, tra cui il senatore molisano Roberto Ruta che a seguito delle preoccupazioni manifestate dalle associazioni di categoria dei commercianti ambulanti, nel mese di ottobre del 2016 ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dello sviluppo economico per chiedere al Governo che fosse prevista una proroga dell’attuale sistema di concessioni almeno fino al 2030, al fine di permettere l’ammortamento degli investimenti già realizzati. Ora la Bolkestein è diventata Legge, da una tregua fino al 2018 ma non siamo soddisfatti.Saremo di nuovo in piazza a Roma il 15 marzo, per una manifestazione nazionale, per chiedere la definitiva uscita dalla Bolkestein“.
Anche Elvio Terranova responsabile regionale di Aicap (il sindacato degli ambulanti) conferma quanto espresso da Luigi Zappone. ” Si qualcosa si è mosso, ma la proroga fino al 2018 non può e non deve essere una soluzione. Ciò che abbiamo chiesto, ma continueremo a chiedere al governo nazionale è la fuoriuscita dalla Bolkestein oltre ad un riordino legislativo generale della materia sugli ambulanti. Ciò che si sta verificando è che ogni regione, ogni comune ha emanato una legge diversa sugli ambulanti, il che non è ideale per chi lavora e si sposta anche da regione a regione. Il rischio che temiamo è quello di perdere i nostri diritti. Se pensiamo al Molise, dove di città grandi ce ne sono poche, e dove il commercio è incentrato ancora sui comuni, che vanno dai 300 abitanti ai 5mila, si può intuire che tali problematiche sono sentite in maniera amplificata, pertanto gli ambulanti soprattutto, vengono ulteriormente penalizzati. E’ come avere un contratto a tempo determinato dopo tanti anni di lavoro stabile. Porremo nacora una volta l’attenzione alle realtà esistenti, chiederemo un aiuto per i piccoli mercati perchè vengano in qualche modo resi più competitivi. Altro problema quello di un diverso sistema di controllo. Confermo inoltre la presenza alla manifestazione nazionale il 15 marzo a Roma”.
Ad oggi gli ambulanti continuano a chiedere che il Governo intervenga direttamente per escludere completamente la categoria dall’obbligo di messa al bando delle concessioni pubbliche che è alla base della direttiva. Non un rinvio, come attualmente è stato deciso, ma un’esclusione totale della categoria dal perimetro di applicazione della Bolkestein. (MDL)