L’ Italia arretra sui diritti

Nel suo decimo rapporto, presentato alla camera, l’associazione “A Buon diritto” registra l’arretramento del Paese su una serie di diritti fondamentali.

Luigi Manconi a Montecitorio nella presentazione ha sottolineato come: “Il sistema delle garanzie e dei diritti, da arretrato e carente, ha subito un ulteriore grave peggioramento, con l’attuale governo”

Dalla libertà di espressione e d’informazione ai profughi e richiedenti asilo; dai dati sensibili al diritto all’abitare, dalla salute e libertà terapeutica all’ambiente; e poi migrazioni, autodeterminazione femminile, istruzione, lavoro, persona e disabilità, pluralismo religioso e integrazione, Rom e Sinti, LGBTQI+, minori, prigionieri, salute mentale: il dossier propone un monitoraggio di diciassette diversi diritti.

Il Rapporto riporta le novità normative in tema di diritti, le maggiori difficoltà riscontrate nel riconoscimento di questi, le iniziative e le proposte da intraprendere per la loro tutela.

Una ricerca corale e intersezionale volta a mettere in connessione norme, percorsi individuali e comuni per fornire uno strumento scientifico, di informazione e politico, viene fuori che nessuna delle leggi approvate o in discussione fa sperare per il futuro.

Il quadro è desolante con un’Italia diseguale, sempre più spaccata fra; Nord e Sud, italiani e stranieri, donne e uomini, un Paese in cui in molti non si possono più permettere neanche il lusso di sperare perché è al secondo posto per lavoro povero, con oltre 5 milioni di persone che guadagnano meno di 10 euro all’ora.

Avere coscienza dei propri diritti e del modo in cui il proprio paese ne è garante, è uno strumento di libertà irrinunciabile e se il presente è fosco visti i chiari di luna si prevede bufera piena.

Alfredo Magnifico

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