Sulla base dell’ultimo rapporto EURISPES del 2016 risulta che l’Italia avrebbe un PIL sommerso pari a 540 miliardi – a cui andrebbero aggiunti almeno ulteriori 200 che non sono stati inclusi in quanto derivanti dall’economia criminale, per un totale di 740 miliardi – sui quali, considerando un livello di tassazione del 50%, l’evasione fiscale vale 270 miliardi , un valore pari al 18% del PIL del nostro Paese.
Sono i numeri dell’evasione fiscale in Italia, che si conferma uno dei cancri della nostra economia. Numeri che fanno il paio con l’ultimo Rapporto sull’evasione fiscale, pubblicato dal ministero dell’Economia e basato su dati Istat, secondo cui il dato oscilla tra i 255 e i 275 miliardi di euro.
Numeri impressionanti con diverse caratterizzazioni del nostro Paese con fenomeni a macchia di leopardo in tema di evasione fiscale; le anomalie più evidenti emergono al Sud, con Calabria e Sicilia in primis, ma anche all’estremo Nord Italia, nella piccola Valle d’Aosta, dove i contribuenti spendono in media 130 euro per ogni 100 euro dichiarato al fisco. Un dato che non può che spiegarsi con quella zona grigia riconducibile a una sospetta evasione. Altri casi di studio sono quelli di Molise e Campania, dove il divario percentuale tra consumi e redditi dichiarati supera il 32%, contro il top raggiunto in Calabria con il 50%.
Negli ultimi anni la distanza tra spese e redditi si è ‘addolcita’ in quasi tutte le regioni italiane, con una media nazionale del 22% contro il quasi 25% di un decennio fa. In questo quadro, alcune regioni sono state più virtuose di altre, con Campania e Puglia in prima fila, a fronte di altre in cui il fenomeno è invece lievemente cresciuto, come in Lombardia e Piemonte.
Ogni anno in Europa si perdono tra evasione ed elusione fiscale oltre 1.000 miliardi di euro, circa 860 di evasione e 150 di elusione. Di questi 1.000 miliardi di euro, secondo il Tax Research di Londra, 180 appartengono all’Italia, Paese in cui l’imponibile nascosto ammonta addirittura a 350 miliardi di euro e il rapporto tra il nero e il PIL è pari a circa il 27%, la percentuale più alta di tutta l’Unione Europea.
Nel 2015 il contrasto all’evasione fiscale ha fruttato incassi record, con un recupero di 15 miliardi di euro. Gli ultimi dati pubblicati da Confindustria stimano un’evasione fiscale e contributiva a 122 miliardi di euro nel solo 2015, pari al 7,5% del PIL nello stesso anno la Guardia di Finanza ha sottratto agli evasori fiscali la cifra record di 61 miliardi di euro di imponibile: un risultato mai raggiunto in passato dagli uomini delle Fiamme gialle. E sempre l’anno scorso, tra evasori totali, paratotali, lavoratori in nero e irregolari sono state scoperte oltre 32.000 posizioni irregolari, negli ultimi 15 anni l’attivita’ della Guardia di Finanza contro gli evasori ha consentito di portate a “galla” oltre 506 miliardi di euro e di “scovare” oltre 509.000 evasori”.
Alfredo Magnifico
Italia, maglia nera in Europa per l’evasione fiscale
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