Istat: oltre 200 miliardi tra Sommerso e illegale

Da un seminario tenuto nelle sede dell’Istat è venuto fuori che l’economia sommersa e illegale vale il 12,9% del prodotto interno lordo, qualcosa come più di 200 miliardi di euro, la cifra è in continua crescita.  Nel 2011 la percentuale del sommerso era il 12,4 del Pil e nel 2012 è stata il 12,7, su questi dati può aver influito la crisi di quegli anni. Le cifre sono piuttosto alte per questo motivo l’Istat sta procedendo ad esplorare la fattibilità di un conto satellite necessaria per una migliore conoscenza del fenomeno dell’economia illegale, la produzione, come si trasferisce sul consumo, la relazione tra le imprese e se ci sono investimenti allo scopo di mettere in campo adeguate politiche di contrasto.
Come dimostrano i dati con la crisi economica, l’economia sommersa ha subito un forte incremento che non significa necessariamente la manifestazione di una propensione al raggiro da parte degli italiani.
In questi ultimi anni molti pensionati al minimo e chi ha perso il lavoro non hanno avuto alternative: per mandare avanti la famiglia hanno dovuto ricorrere a piccoli lavoretti per far quadrare i magri bilanci familiari.
Il popolo dei doppiolavoristi , crea danno a coloro che di certe attività artigianali ne fa una professione ed è un esercito di dimensioni importanti, composto da 3,5 milioni di unità di lavoro che non paga né tasse né contributi, facendo concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici che operano alla luce del sole e non possono o non vogliono evadere.
Nel Mezzogiorno il sommerso costituisce un vero e proprio ammortizzatore sociale. Sia chiaro nessuno di noi vuole giustificare il lavoro nero spesso legato a doppio filo con forme inaccettabili di sfruttamento, precarietà e mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tuttavia, quando queste forme di irregolarità occupazionale non sono legate ad attività riconducibili alle organizzazioni criminali o alle fattispecie appena elencate costituiscono, in questi momenti così difficili, un paracadute per molti disoccupati o pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese.
Alfredo Magnifico