Investimenti/ Attenti allo ‘Schema Ponzi’!

Un caro saluto a tutti,

sono Francesco di Biase e svolgo la professione di Consulente Finanziario dal 1999.

Inizio a collaborare con il Giornale Telematico INFORMAMOLISE, nella speranza di dare qualche suggerimento a chiunque voglia o abbia necessità di investire.

Leggendo la notizia di uno “schema Ponzi” effettuato in Cina, “schema” che ha raggiunto circa 200 milioni di utenti per un danno complessivo di circa settanta miliardi di yuan, pari a circa 11 miliardi di dollari, la cosa mi rattrista e mi provoca rabbia assoluta.

Spieghiamo cosa si definisce per schema Ponzi: è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi “investitori”, a loro volta vittime della truffa. In pratica chi raccoglie i soldi lo fa promettendo tassi fuori mercato e pagando gli interessi con soldi presi da altri clienti. Il tutto regge sino a quando il MARAMALDO riesce ad imbonire clienti ed a pagare gli interessi. Dopo salta il tutto.

Per evitare di cadere “errori”, le cronache sono piene di episodi MARAMALDI, è sufficiente richiedere l’attivazione dei servizi internet per controllare di persona gli investimenti, oppure di richiedere la rendicontazione cartacea se non voglio o non posso accedere al internet. Ma soprattutto è necessario non farsi abbindolare da promesse di tassi altisonanti. Il mercato per i tassi fissi, al momento, non brilla certo di rendimenti, i BOT offrono un rendimento addirittura negativo, nel senso che sono io a pagare per investire in BOT, quindi i tassi alti non appartengo a questo momento economico. Diffidare assolutamente da chi si presenta con un carniere pieno di tassi alti, privilegiare, invece, il consulente che fa un discorso di gestione delle risorse sulla base della propensione al rischio e delle necessità di vita che si dovranno affrontare.

Una volta stabilito il piano di investimento, buona norma farlo con calma e farlo in modo da poterlo rispettare in maniera più completa possibile, investendo magari di meno per evitare successivi disinvestimenti dovuti dalle necessità familiari/personali, si dovrà seguire gli investimenti approdando ad una “manutenzione” periodica fatta sempre nel rispetto della propensione al rischio del cliente.

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