“Rafforzare i rapporti con i partner istituzionali di maggior rilievo su questioni di interesse comune; realizzare un patto, attuare un’azione sinergica che andrà sostenuta, in particolare, con tutti gli interlocutori di volta in volta interessati e coinvolti rispetto alle attività istituzionali dell’Istituto, quali ammortizzatori sociali, invalidità civile, reddito di cittadinanza, pensioni e prestazioni creditizie”. Così il neo presidente del Comitato regionale dell’Inps del Molise, Andrea Cutillo, nel corso della presentazione, a Campobasso, del documento programmatico su cui dovrà concentrarsi l’azione dell’organo collegiale per il quadriennio 2019/2023.
La presentazione è avvenuta con l’intervento del presidente nazionale del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps Guglielmo Loy. “Gli indirizzi delineati – ha affermato Cutillo – costituiscono solo un punto di partenza su cui orientare il lavoro che ci aspetta in questi anni, e che, necessariamente, dovrà aprirsi verso nuovi orizzonti con il contributo e l’arricchimento di tutti i componenti del Comitato”. Secondo Cutillo “particolare importanza rivestirá la presentazione del ‘Bilancio sociale’ da tenersi subito dopo la pausa estiva, che anche grazie alla disponibilità mostrata in queste prime fasi dai dirigenti e funzionari dell’Inps che personalmente ringrazio, costituirà un’occasione di presentazione pubblica per l’organismo collegiale, a sostegno dell’importanza del ruolo svolto dal comitato in seno all’Istituto”.
Loy, dal canto suo, ha sottolineato “l’importante funzione comune, mutualistica e solidaristica dell’Inps che ogni anno incassa più di 230 miliardi da contributi previdenziali e per la protezione sociale mutualizzata”. “La coesione sociale e l’inclusione sono un valore per la persona ma anche per la società stessa, per garantire che insieme con la crescita economica vi sia un sistema che ‘aiuti’ e ‘protegga’ le persone – ha affermato il presidente nazionale del Civ – Questi principi vanno salvaguardati con un grande lavoro normativo, operativo e di controllo, anche verificando, senza pregiudizi, l’efficacia degli interventi, la esigibilità delle prestazioni, e quali sono quelle fasce di cittadini che ancora non hanno un dignitoso livello di protezione”.